Il Cefalo a Ogliastro Marina
Ristorante e albergo
Via Monsignor Passaro, 1
Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena
Tel. 0974.963019
www.ilcefalo.it
Difficile immaginare questa conca di Ogliastro Marina, ai piedi di Castellabate, come un borgo di pescatori, agli inizi degli anni Sessanta. Qui il pesce povero era sostentamento, insieme alla coltivazione di mele e fagioli, e ogni ipotesi di turismo lontana qualche centinaio di chilometri.
Proprio nel 1963 i nonni dell’attuale proprietaria, Luigi di Luccia e Italia Gallo, aprirono una piccola trattoria dove si cucinava il pescato del giorno e qualche verdura di accompagnamento per i pochi vacanzieri dell’epoca, mettendo in pratica – come migliaia di conterranei – i canoni di quella Dieta mediterranea che le ricerche di Ancel Keys avrebbero fatto conoscere in tutto il mondo.
Oggi Il Cefalo a Ogliastro Marina è una bella struttura con sala e terrazza sul mare, e con un albergo di 12 camere che affacciano su una delle baie più suggestive del Cilento. Nonostante i turisti, infatti, è riuscita a mantenere il fascino un po’ selvaggio, grazie anche ad una natura fortunatamente abbastanza preservata.
L’arredo è di un’eleganza semplice, tovagliato bianco, piante e fiori freschi ovunque, mise en place essenziale ma curata. Lo spettacolo vero, ovviamente, è la vista sul mare: mangiare sulle terrazze è davvero un’emozione impagabile.
Antonella si occupa della cucina, con un’attenzione ai canoni della dieta Mediterranea con qualche guizzo di novità che risulta gradevole, nella presentazione come al gusto. Mano sicura, ricette semplici ma efficaci, come ci si aspetta in un posto così.
Ben presentata, ad esempio, la polpetta di melanzana, dalla croccante panatura, con una frittura asciutta e in equilibrio con la salsa di pomodoro fresco. Molto buone le alici marinate, sia nature che nella versione con la pappa al pomodoro. Carnose, saporite e senza eccesso di aceto che rischia spesso di mortificarle.
Cosa si mangia al Cefalo di Ogliastro Marina
Abbondanti e golosi i primi piatti provati, dal classico scialatiello ai frutti di mare agli spaghetti risottati nel coulis di gamberi rossi, con crudo di gamberi locali e un tocco di burrata.
Cottura indovinata per il polpo arrosto all’orientale, con caponatina di accompagnamento veramente gustosa, mandorle e riso basmati ad accompagnare.
Il menu è stampato ogni giorno, a seconda del pescato e dell’orto, e parla un linguaggio semplice ed immediato.
Si chiude con i dolci di Antonella, meglio se con i suoi piccoli cannoli di pane e mandorle alla ricotta. La piccola carta dei vini guarda soprattutto ai produttori cilentani. Servizio navigato e gentile, conto sui 60 euro.
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