Ristorante Grassilli a Bologna: questi locali che qualcuno potrebbe giudicare addirittura fanè sono le arterie vive della cucina italiana, di quella tradizionale, golosa, compassionevole, confortevole, vera. Sono ristoranti e trattorie che fanno atmosfera e diventano iconici anche se magari non sono neanche segnalati dalle guide. Ma ormai, per rispondere alla domanda di Moretti, si nota di più se non ci sei.
Le due stanze di questa trattoria iniziano a vedere il traguardo dei 100 anni perchè nacque nel 1944 su iniziativa di Francesco Grassilli, un cantante lirico appassionato di cucina che in quell’anno terribile per l’Italia decise di cambiare professione. Ma linfa nuova è arrivata alla fine degli anni ’80 con Jacques Durussel, cuoco personale di Liz Taylor e Richard Burton. Oggi ai fornelli c’è Jean-David, il figlio.
Queste due circostanze spiegano le pareti tappezzate di foto di personalità che si sono attovagliate beatamente qui godendo come ricci.
In nome del burro e del parmigiano si incrociano dunque la tradizione bolognese e alcuni tocchi francesi in menu spiegati molto semplicemente: menu tradizionale, menu internazionale e altre proposte. Noi abbiamo pizzicato un po’ di qui e un po’ dì li e abbiamo trovato una cucina di mestiere, solida, golosa, con un servizio cordiale come ovunque si trova in questa regione godereccia.
Una spolverata viene dalla proposta vini, attenzione ai naturali e ai biodinamici che vengono siegati premurosamente a tavola per evitare che qualche bottiglia torni indietro. Anche qui si vede il vero mestiere del sommelier, mettersi un filo sotto il cliente e non dare per scontato che tutto sia conosciuto o intimidire al punto che, spesso, il cliente che non è dentro la materia evita di fare domande per non fare la parte dell’ignorante.
Pane bianco, mortadella e parmigiano come se piovesse, anche salumi e prosciutto volendo, nell’attesa.
Il menu di Grassilli a Bologna
Noi abbiamo puntato ad una zuppa di cipolla meravigliosamente buona, rinfrescata da porri crudi, con crostini e scagliette di parmigiano. Magnifica. Sui primi siamo andati tradizionali, tortellini al mignolo e tagliatelle belle rugose con un ragù alla bolognese pieno di soddisfazione.
Via libera anche alla carne, se non ora quando? E se non qui a Bologna dove? Cotoletta alle due Torri con la mortadella invece che con prosciutto cotto e, di nuovo nel filone francese, un ottimo rognone accompagnato da puré e un po’ di verdura saltata.
CONCLUSIONE
Non potete dire di essere stati a Bologna se non siete passati da qui. Un posto caldo, buon servizio, cucina solida e buone bottiglie. Spenderete sui 50 euro.
Voto? Diesci!
Ristorante Grassilli
Via dal Luzzo, 3
Tel. 051 222961
Aperto a pranzo e cena
Chiuso la domenica
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