di Virginia Di Falco
Stavolta racconto di un’esperienza che a Roma non mi era ancora capitato di fare.
Mentre infatti a Napoli basta girare un po’ tra i vicoli del centro storico per trovare trattorie dove con 15 euro fai un pasto «ottimo e abbondante» (a voler tacere della pizza, per la quale si riesce ancora a spendere solo 5 euro per una pausa pranzo seduti), nella Capitale il rischio fast food tossico – e comunque costoso – è più spesso in agguato.
Grazie all’amico Angelo Di Natale, amministratore di un gruppo pubblico su Facebook di appassionati della convivialità a tavola, che risponde all’eloquente nome di Panza Classica, siamo andati a provare quello che ho scoperto essere una posto genuinamente popolare nonchè famosissimo per la carbonara: il Girasole.
La zona è quella del palazzo della Regione Lazio, in una strada parallela alla Cristoforo Colombo.
Il Girasole, aperto nel 1984 dalla famiglia Dante, è quel che si dice un locale di servizio, che funziona soltanto a pranzo (il sabato anche la sera) soprattutto per il personale impiegatizio dei tanti uffici pubblici e privati della zona o per gli studenti che vogliono concedersi un primo piatto abbondante dal prezzo super conveniente.
Due sale arredate in maniera molto spartana che, insieme al banco frigo all’ingresso con i vassoi delle pietanze, contribuiscono a dare al locale un’aria démodé. Fuori invece, non appena un po’ di sole fa capolino, una parte dei tavoli viene trasferita sotto gli ombrelloni. Vino della casa, servizio espresso, alla buona, ma cordiale ed efficiente, che è ciò che conta.
Tra sala e fornelli un’intera famiglia al lavoro, con una carta che varia ogni giorno, a seconda del mercato, fatti salvi i 4 capisaldi romaneschi: carbonara, amatriciana, cacio e pepe e gricia.
Che poi costituiscono il motivo principale – anche se di certo non l’unico – per venire qui.
Carbonara cremosa. Anzi. Una montagna di carbonara, 120 grammi di bombolotti almeno. Forse 130. Al costo di 7 euro. Guanciale tagliato molto finemente, croccante il giusto, non secco né salato. Pecorino ben dosato, ad insaporire senza appesantire. Pasta cotta al dente, e al momento: si aspetta quel che si deve. E’ una carbonara casereccia, anche casalinga, a dire il vero. Ma non è grossolana, è ben eseguita, c’è dietro una manualità degna di nota.
Anche la gricia non scherza. Si fa con gli spaghetti (7 euro). Qui al Girasole sul formato di pasta non si transige: niente sostituzioni, cambi o, peggio, fighettismi. Il tipo di pasta lo sceglie la cucina. C’è anche scritto a caratteri cubitali sul menu: prendere o lasciare. Una gricia bella ricca di guanciale e pecorino, porzione maxi, cottura al dente.
Nonostante la fama del posto abbracci anche i rigatoni all’amatriciana, a noi tutti questo è sembrato il meno incisivo dei tre primi piatti provati, a causa di un sugo di pomodoro non tirato a sufficienza.
Tutto il menu segue la barra del rapporto concorrenziale tra qualità/prezzo/quantità: dagli antipasti fritti (crocchette ad 1 euro e 20 centesimi, per esempio) ai primi piatti che vanno dai 6 euro e 50 della cacio e pepe o delle penne all’arrabbiata (evviva!) ai 7,50 dei primi di pesce. I secondi sono soprattutto di carne (in media 7 euro e 50 oppure 14,50 nel caso della tagliata con porcini); il pesce è congelato con piatti sui 10-11 euro, mentre i contorni di verdure vanno dai 3 ai 4 euro.
Insomma, un posto davvero verace, dove si consuma un piacevole pranzo di lavoro o una pausa più rilassata, con un ricambio di clientela notevole. E, soprattutto, con una carbonara dall’ottimo rapporto qualità prezzo. Siamo di fronte, tra l’altro, ad una delle carbonare più fotografate dagli utenti di TripAdvisor e la cosa che colpisce curiosando tra le recensioni, è la sequela di foto di carbonare bellissime, proprio come quella che abbiamo provato noi.
Allora non mi resta che rilanciare la sfida di Angelo Di Natale: lo conoscete un posto a Roma con un rapporto qualità/prezzo migliore del Girasole e con una carbonara così?
Il Girasole
Via Rosa Raimondi Garibaldi, 26
Tel. 06 5110408
Aperto solo a pranzo (sabato anche la sera)
Chiuso: domenica
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