di Tiziano Terracciano
Lungo la Strada Statale Appia che collega Montesarchio a Benevento, ad un certo punto, si incontra la freccia “San Leucio” (che si riferisce più precisamente a “San Leucio del Sannio”). Si sale tramite una strada tortuosa non illuminata e con tratti boschivi per circa 3 km, fino a giungere a 394 metri sul livello del mare. Curioso di assaggiare qualche prodotto territoriale, raggiungo questo ristorante composto da una grossa sala e arredato un pò “anni 80”.
Stanno trasmettendo la partita Spagna-Italia (finita purtroppo male per l’Italia) ed il locale diviene anche luogo di incontro per la comunità del piccolo borgo. Si conoscono un pò tutti e diviene interessante ascoltare i discorsi che si fanno per comprendere le sfaccettature del vivere quotidiano locale. Scambio quattro chiacchiere anche con l’aiuto cuoco, Dante, un ragazzo di 17 anni che frequenta l’alberghiero di Benevento con la passione del teatro e con il sogno di poter in futuro approfondire gli studi in ambito teatrale.Si scopre poi che San Leucio è diventata famosa con un Guinnes dei Primati, per il Mosaico a forma di Chitarra più grande del mondo, una minuziosa raffigurazione di una Fender Stratocaster realizzata da un padre amante della musica per far sì che i figli siano circondati in vari modi dalla musica per trasmettere a 360 gradi la sua passione e quella della moglie.
Il proprietario e cuoco, Gianni, ha un orto da cui preleva tutti gli ortaggi serviti nel ristorante e ci tiene a rimarcarne la provenienza a KM 0. Pertanto non posso esimermi dall’assaggiare, con molto piacere, qualche melanzana a funghetto, dei peperoncini verdi e dei filetti di melanzana sott’olio ( l’olio extra vergine di oliva utilizzato proviene dalla vicina Olearia Zollo che utilizza al 100% olive delle Colline Beneventane) .
Chiedo poi di voler assaggiare qualche salume paesano e di evitare dunque qualsiasi prodotto che non provenga al massimo dalla Campania e vengo accontentato con della gustosa salsiccia secca, del capocollo (il cui aspetto e sapore tendono più verso un lonzino lardellato) e con una intrigante e piccantina Caciotta stagionata di pecora.
Ho poi voglia di carne e mi viene portata una Bistecca di Vitello Sannita che, anche senza lunghe frollature, si contraddistingue per il gran sapore e una ottima tenerezza e succulenza. Come contorno una bella insalata mista composta sempre con prodotti provenienti dall’orto di Gianni.
Ristorante “da Gianni”
Via Abate Andrea
82010 San Leucio del Sannio (BN)
tel. 0824 45303
https://www.facebook.com/ristorantedagianni/
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