Federico è il papà della moderna cucina lucana. Non è la prima volta che recensisce altri locali: noi abbiamo pubblicato nel 2010 quella di Angiolina a Pisciotta Lo fa per passione e perché evidentemente legge in questi posti qualcosa di simile alla sua idea di cucina e di cibo. Quindi, come si diceva un tempo, riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Potenza è una città piena di uffici, quindi ti aspetti una cucina veloce, con pasti veloci, quindi una cucina senza pretese!
Invece ti ritrovi in un locale vicino agli uffici pieni ma che non fa una cucina veloce.
E la cosa gia incuriosisce!
A Potenza, Peppone, questo è il nome del patron, ha deciso di fare il contrario.
Un locale vicino agli uffici ma con un concetto slow e soprattutto con una ricercatezza quasi maniacale della materia prima con pasti che chiedono il giusto tempo da dedicare al cibo.
Cibò!
Ecco il locale che non ti aspetti. E’ un luogo mistico, dove cibo e accoglienza, cibo e passione, cibo e ricerca mettono l’accento sull’ultima vocale come a rivendicarne l’origine dell’apostrofo sulla rotondita’, a rimarcare l’autenticità della linea che si racchiude su se stessa. Un locale non locale! Questa è la sensazione che hai quando entri nell’androne di un palazzo moderno. Il piazzale antistante l’ingresso stride quasi con il calore umano, di accoglienza che emanano le botti e i divani all’ingresso.
Tavoli e sedie disuguali arredano i due locali, danno subito la percezione di locale sui generis, luogo di cucina trasgressiva, dove il cibo non si omogeneizza e diventa comunicazione tra i commensali, si respira aria di casa. Grandi materie prime, scelte con oculatezza e territorialità. Puoi anche non mangiare il cucinato, accontentarti e provare ad assaggiare le mozzarelle della vicina Campania, i salumi “rubati” a piccoli allevatori delle vicine alture, i formaggi che “ puzzano” di pascolo di montagna, potresti anche accontentarti di questo tagliere magari con un calice che Peppone ti propone come accompagnamento ad una mortadella bio. Potresti…….ma non puoi sottrarti all’assaggio di primi piatti di ricercate paste trafilate ed essiccate lentamente, come la splendida Cavalieri, cucinate con soave leggerezza dal giovane chef di casa Cibò e condita con pochi semplici alimenti per non interrompere il percorso sensoriale che, anche da sola, una buona pasta deve saper regalare……
Oppure l’uovo dello chef contadino Parisi come accompagnamento a qualche tartarre di fassone locale al pascolo. E puoi portarti a casa piccole gastronomie artigianali, si perché trovi anche il panettone di Tiri….e qui il capoluogo Potenza esprime tutto l’ amore per i suoi figli. Cibo’ è stata una piacevole sorpresa in una Potenza che, gastronomicamente dopo l’apporto dato dal fraterno amico scomparso Frank Rizzuti, tifa più per il fast che non per il food.
Cibo’ a Potenza
Piazza Della Costituzione Italiana, 44
Tel. 0971 35688
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