Casamare a Salerno
Corso Garibaldi 241
Tel. 089 209 3703
www.casamare.it
sempre aperto a pranzo e cena
Un omaggio a Raffaele Vitale: quale se non lo spaghetto al pomdoro che per primo lancio recuperando pomodoro San Marzano quando stava per sparire? E’ la decisione di Mario La Mura, patròn di Casamare.
Con l’occasione, vi proponiamo anche i piatti dell’ultimo pranzo. Direi che questo nuovo cuoco ha trovato la quadra giusto confermando questo locale un riferimento giusto a Salerno
26 NOVEMBRE 2023
Grandissimo pranzo domenicale a Casamare, al punto che ci sentiamo didire che non abbiamo mai mangiato così bene in questo bel locale al centro di Salerno e di aver provato il piatto dell’anno: una triglia alla cacciatora da sballo. Il locale era pieno come un uovo ma tutto ha funzionato alla perfezion e grazie ad una sala altamente professionale che non lascia nulla al caso, presente ma non invasiva. Il modello di ristorazione che sta facendo furore in Campania: crudi di mare, piatti ben eseguiti, materia prima ddi grande qualità, sapori leggibili senza complicazioni, grandi classici senza pudore come un tagliolino al tartufo e al burro di Normandia. Il benessere del cliente è al centro di una giostra che gira perfettamente e in grande forma. I ricarichi sui vini, ampia la carta, sono ragionevoli e invogliano a bere.
C’è un menu degustazione di cinque portate a 75 euro, una grande scelta di crudi che secondo noi andrebbe spettacolarizzata meglio all’ingresso com’era nella idea originale, antipasti caldi, piatti della tradizione, da trattoria, e piatti con spunti d’autore mai eccessivi, ben equilibrati che denota tecnica. Vincenzo Pepe, lo abbiamo detto nella presentazione precedente, è cuoco di mestiere e si vede non perchè appare in sala ma perchè la cucina è perfettamente organizzata per reggere allo stress test del tutto esaurito (circa 60 posti a sedere). Rispetto alla volta precedente ci è sembrato più dentro il genius loci del locale, che è al punto il mare come tu lo vuoi.
Meritebbe una stella se faccio paragoni con altri stellati, ma forse ha troppo successo per essere nello scanner di chi deve fare queste valutazioni.
Cosa si mangia da Casamare a Salerno, il menu
Scheda del 14 maggio 2023
Cambio della guardia a Casamare, il bel ristorante nel cuore di Salerno di Mario La Mura che ha contribuito ad elevare il livello di offerta della città: arriva Vincenzo Pepe, esperienze lungo presso gli stellati Re Maurì e il Faro di Capodorso, cuoco di mestiere che guarda al cliente senza velleità barocche o fotografiche. La sua forza è nelle tecniche d prparazione e di cottura: ottimi e asciutti i fritti, perfetta l’insalata tipieda di totanetti, bene pasta e risotto come Dio comanda, ottima capacità di estrarre il sapore.
Con questa scelta Mario è riuscito a dare al locale, di grande successo, quella concretezza che è indispensabile per non finire elogiati dalla critica e con i tavoli vuoti senza clienti. Si conferma così un patron di nuova generazione dal polso fermo come non è facile trovare.
Siamo tornati e abbiamo trovato grande continuità, concretezza, materia prima fuori discussione, servizio impeccabile, ottima cantina. Piatti semplici molto ben eseguiti e senza fronzoli, seguendo anche il principio della stagionalità, perfettamente eseguito e ghiotto anche il risotto.
Ottimi i crudi, i pani fatti in proprio e i dolci. Cantina che non ha bisogno di presentazioni. Ci piace il menu, alla spagnola, senza necessariamente un ordine gerarchico nella sequenza dei piatti, ma con la possibilità di spiluccare da una pagina all’altra oppure, volendo, di procedere all’italiana.
I prezzi non sono stati ritoccati, il menu degustazione di cinque portate costa 65 euro, i ricarichi dei vini sono ragionevoli. Il prezzo finale, ovviamente dipende da quello che prendete, sta comunque in un range fra i 60 e gli 80 vini esclusi.
Consigliatissimo
Casamare, sorbetto
Repport del 9 ottobre 2022
Antonio Petrone ha portato certezza e affidabilità a questo locale adesso segnalato dalla Michelin. Lo abbiamo verificato in un venerdì pieno come un uovo in cui era organizzata una cena sociale per 40 persone. a parte un momento di attesa tra primo e secondo, tutto è filato liscio come l’olio. Grandi piatti, solidi, in cui canta la materia prima di mare, tanto impegno da parte dello chef e dell ostaff che, insiem al patròn hanno avuto lasoddisfazione di essere inclusi nella guida Michelin 2023. Sognare non è propribito. Ma intento è l’nnesima indicazione di una ristorazione che sta progressivamente miglioranto in una città che per decenni si è adagiata sulla bassa qualità e che adesso vanta ocali sempre più belli, interessanti, che insieme fanno massa nell’attrarre persone.
Report dl 6 febbraio 2022
Tra lookdown, cambio sede, cambio cuoco, la vita del ristorante Casamare nel centro di Salerno non ha avuto vita facile e tranquilla. Ma con l’allentarsi della pressione del virus e l’arrivo di Antonio Petrone, solido cuoco di lungo corso molto amato dal pubblico quando ha lavorato per dieci anni a Baronissi nel suo locale Pensando a Te, la supervisione di Raffaele Vitale, sembra finalmente trovata la quadra. Anzi il triangolo: visto che grazie a questo locale, Pescheria che è di fronte e Mood Steak house la qualità gastronomica del centro cittadino si è alzata notevolmente negli ultimi tre anni offrendo una proposta seria, concreta, poliedrica e di grande rilievo sul fronte del vino.
Ma torniamo dentro il locale dove un tempo c’era 13 di Casa del Nonno. La ristrutturazione curata dal quel geniaccio di Raffaele Vitale lo ha trasformato in un luogo più marinaro, mediterraneo, con bancone pesce all’ingresso e una proposta molto articolata che lascia diverse possibilità di scelta al cliente che non si vuole stressare in stanche ritualità da fine dining. C’è il menu degustazione di cinque portate a cura dello chef a 65 euro, piatti di crudo, tartare e frutti di mare, possibilità di mangiare alla carta, spararsi una frittura con lo Champagne, scegliere dall’ampia carta dei vini con ricarichi ragionevoli.
L’ingresso di Antonio Petrone porta immediata leggibilità ai piatti e consenso tra i clienti: parliamo di uno chef ormai maturo con gli ormoni al loro posto, concentrato sul lavoro e sui clienti, proprio come lo sono Gianni Mellone al Mood e Luigi Iapigio da Pescheria per continuare un attimo il parallelismo. Cuoco di mestiere nel senso nobile del termine, più attento al lavoro che alle foto su Istagram.
Il servizio è semplicemente perfetto, quando il locale è pieno tutto gira alla perfezione. Uno shop all’ingresso presenta i prodotti usati dei piccoli artigiani del gusto che il cliente può scegliere di portarsi a casa.
La forza di Casamare dunque è quello di piatti saporiti e concreti, vedi i totanetti ripieni di friarielli o lo spaghetto all’aglio bruciato e i lupini, combinatu con una grande proposta di crudo. Un inserimento di canre non starebbe male, visto che Antonio Perone ha dimostrato di saperci fare su questo terreno.
Pensiamo, per come stanno le cose, che proprio per questi motivi, giocare sulla semplicità che non è banalità, su una cucina mediterranea identitaria fatta di orto e di mare, l’ambiente, non precludano alcun obiettivo a questo bellissimo locale che adesso ha bisogno soprattutto di continuità
Cosa si mangia a Casamare: il menu
La cucina di Antonio Petrone a Casamare
Il primo report nel Febbraio 2020
Piazza Flavio Gioia, 15
Tel. 089.2093703
Sempre aperto
Da giugno a ottobre aperto presso la struttura estiva dei Cantieri Soriente
Via Porto, 31
Tel. 089.255422
“Tutto ciò che viene dalla mia cucina è cresciuto nel cuore”, questa citazione del poeta francese Paul Eluard apre il menu di Casamare, il locale salernitano di Mario La Mura con Michele de Martino ai fornelli.
E in effetti nei piatti ritroviamo la cura necessaria affinché il lavoro in cucina renda giustizia ai tanti preziosi giacimenti gastronomici del territorio e si tramuti in un’esperienza piacevole per il cliente.
L’anima di Salerno è quella del mare, una città che si affaccia sulle acque del Tirreno, adagiata tra la Costiera Amalfitana a Ovest e la Piana del Sele a Sud Est. Una posizione che fa sì che sulle tavole locali arrivino pietanze che coniugano la freschezza del pescato con i frutti rigogliosi dell’orto.
Da due anni Michele de Martino, nei locali della famosa Rotonda un tempo destinati all’immagazzinamento del sale, prepara piatti saldamente ancorati al mare resi moderni negli abbinamenti e nelle presentazioni.
La sala, che comprende circa 40 coperti a cui si aggiungono i 20 dell’aerea esterna, è dominata da archi con pietra a vista ed è adornata da bottiglie in esposizione e richiami che fanno tenere bene a mente la natura marinara del luogo.
Per la mise en place una nota di merito va al tovagliato bianco che rende l’atmosfera così classicamente italiana.
Giovane e informale il servizio in sala.
Buono l’assortimento di antipasti che comprende materia prima di mare e accostamenti ben riusciti come il tonno in crosta di nocciole igp e salsa bernese o il polpo scottato con chips di patate e salsa di porro affumicato.
Di pregevole qualità i crudi a cui è dedicata un’apposita sezione che include tonno, salmone King Royal, gamberi rossi, ostrica Gillardeau e seppioline.
Per i primi, oltre ai tradizionali immancabili spaghetti con le vongole, piatto simbolo della città di Salerno, troviamo tra gli altri i bottoni ripieni di verza e seppioline, aglio, olio e pane nero e il riso Carnaroli alla Genovese di tonno con fonduta di Provolone del Monaco.
Per i secondi, tra i quali sempre presente il pescato del giorno, si evidenziano le cotture ben eseguite e le fritture croccanti e asciutte.
Per chi preferisce qualche portata di terra ci sono valide opzioni tra cui il pacchero allo scarpariello e la pasta mista con patate, provola di Agerola e tartufo nero.
Fanno da benvenuto una sfera di baccalà rafols in pane panko e un mini burger di orata.
Apre gli antipasti un salmone King Royal cotto in modo impeccabile e accompagnato da maionese alla soia, indivia e cetriolo il quale conferisce freschezza sgrassando il palato.
A seguire capesante scottate con variazione di cime di rapa. Esempio di fusione di moda e tradizione.
Tra i primi ben bilanciata la linguina cacio, pepe, riccio e zeste di limone.
Vellutata al palato e particolarmente golosa la tofetta con cannolicchi, patate e tartufo nero.
Per secondo filetto di baccalà rafols salsa e purea di patate arrecanate: una reinterpretazione in chiave moderna da parte dello chef del tradizionale baccalà e patate. Nota di merito per la cottura.
Per finire un rinfrescante semifreddo allo yogurt e frutti di bosco.
E per l’autunno in arrivo una novità che qui anticipiamo: il prossimo ottobre Casamare si trasferirà in una nuova sede, sempre in centro città. Stay tuned.
Questa la nostra scheda del 13 novembre 2018
CASAMARE
Piazza Flavio Gioia, 15
Tel. 089 209 3703 – 3396980758
Pagina Facebook sempre aggiornata
Conto sui 50 euro.
Piazza Flavio Gioia è conosciuta a Salerno come “la Rotonda”, per la sua forma circolare richiamata anche dalla costruzione ottagonale che per tanti anni ha costituito il fulcro dello storico mercato rionale. Circa venti anni fa, in seguito al progetto di riqualificazione urbana voluto dall’allora sindaco De Luca, con l’installazione della bella Fontana dei Delfini di Riccardo Dalisi, la piazzetta è diventata il punto di riferimento per l’aperitivo o il pranzo della domenica di molti salernitani.
A partire dalla prima pizzeria napoletana, il Trianon (che portò la pizza a pranzo, a Salerno, per la prima volta 30 anni fa) per continuare con la cucina di mare della Trattoria del Padreterno di Ciro ‘Life’ e del ristorante Cotto & Crudo o con l’osteria Ciccioformaggio di Lino D’Antonio, possiamo parlare senza dubbio di un vivace punto di riferimento gastronomico per la città di Salerno.
Da qualche settimana agli indirizzi ‘storici’ si è aggiunta una bella novità, Casamare, moderno ristorante prevalentemente di pesce – come suggerisce il nome – che occupa uno dei locali anticamente adibiti a magazzini del sale.
In realtà si tratta di un trasferimento, perché la squadra capitanata da Mario La Mura e dallo chef Michele de Martino aveva avuto un periodo di rodaggio nella suggestiva sede dei Cantieri Soriente, su una bella terrazza affacciata sul mare del quartiere Porto.
Una squadra molto affiatata e con tanta voglia di fare: Mario porta qui la sua esperienza professionale maturata in famiglia, con madre e fratelli impegnati da molti anni in uno dei migliori pastifici con gastronomia della città, dove si lavora con quello che offrono stagionalità e mercato; mentre lo chef si è fatto conoscere per il suo lavoro ai fornelli di Evù, a Vietri sul Mare. In sala personale giovane ma di mestiere, che con professionalità alterna cortesia e battuta pronta.
La sala è stata arredata con gusto, i tavoli sono ben distanziati, le sedute comode ed eleganti, l’ambiente ristrutturato con rispetto dei materiali originari, dalle arcate in pietra alle travi in legno. Linee semplici e pulite che ricalcano l’impostazione del menu, dove il filo conduttore sono i prodotti regionali (con citazione della provenienza) e le ricette della tradizione. Tanto nell’impostazione che nella realizzazione, però, lo chef non rinuncia ad una sua rilettura personale ed originale, con mano sicura.
Tra gli antipasti, una delicata seppiolina con pancotto, scarole e fagioli di Controne a richiamare un’antica minestra campana, oppure un tonno in crosta di nocciola ben eseguito, accompagnato da salsa bernese.
Tra i primi piatti, mezzo pacchero con salsa di cavolfiore, baccalà e olive; dei bottoni di pasta fresca ripieni di ricotta con alici e burro di Normandia profumati alla salvia e bottarga, dal sapore deciso ma non aggressivo.
Non mancano mai in carta gli spaghetti alle vongole, come è giusto che sia, qui nella versione un po’ ‘amidosa’ perché si utilizza pasta artigianale. Questione di gusti, ma noi continuiamo a preferire quelli un po’ più ‘scivolosi’.
Tra i secondi piatti c’è una scelta di pesce che dipende dal mercato, anche perché qui al Casamare prediligono (e valorizzano) il pescato locale, con cotture semplici e leggere. Molto gradevole e asciutta la tempura di gamberi, calamari e verdure croccanti. Per gli irriducibili della carne non manca in menu una pagina a loro dedicata, mentre il cestino del pane è un omaggio alla tipologia del palatone napoletano.
Infine, una carta dei vini che si apre con una selezione di bolle italiane e francesi e dà il giusto rilievo ad etichette di territorio, con una ricca offerta al calice e ricarichi che invitano a bere.
Si chiude con dolci prodotti in proprio tra i quali suggeriamo un babà alla crema perfettamente eseguito e una sfiziosa rivisitazione del tiramisù ingolosito da un biscotto al cioccolato e crema alla nocciola.
Insomma, un nuovo e valido indirizzo che arricchisce l’offerta gastronomica di un angolo della città tanto caro ai salernitani.
Sui 45 euro
Ristorante Casamare a Salerno
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