Cap e Fierr a Ischia Porto
Via Venanzio Marone, 9
Tel. 340 009 7505
Sempre aperto
Ristorante Cap ‘e Fierr a Ischia Porto, finalmente lontani da menu turistici su cui si accomodano tanti ristoratori.
Uno dei temi italiani è infatti lo strano caso del termine turistico, che ha un segno negativo quando, a ben vedere, dovrebbe essere simbolo di massima bontà, massimo sforzo per fare bella figura secondo gli antichi dettami della ospitalità meridionale secondo la quale il boccone migliore è sempreper l’ospite.
Invece in questo l’unità d’Italia è realizzata: da Rimini alla Costoera Amalfitana, da Roma a Ischia turistico vuol dire schifezza a poco costo, perchè il costo di quello che si mangia, al netto di quello che spenderete poi in medicine, è l’unico parametro per attrarre persone.
Una distorsione pazzesca, che ci costringe ad essere un po’ snob e cercare di uscire fuori dalle rotte turistiche. Questo ristorantino che ha lunga storia, vede due ragazzi che hanno fatto esperienza in giro per il mondo (citiamo giusto giusto il Geranium a Copenhagen) tornare al locale di famiglia di lui. Vincenzo Ferrandino e la moglie boliviana Yessenia sono il mix che parte da basi tecniche autorevoli ben calibrate con le suggestioni dell’Isola Verde e le mode che impazzano dalle cucine sudamericane che giocano su acidità e violenti contrasti.
La materia prima è fuori discussione, e questo è un altro bonus. L’esasperazione citrica delle tapas e delle ceviche viene ben bilanciate dai piatti di pasta secca dove esplode tutta l’italianità del primo piatto, ossia calci di rigore a porta vuota con pochi semplici ingredienti, come le fettucce alle alici e pinoli che abbiamo provate, ben eseguite e di sapore.
Alcune esasperazioni forse sono esagerate (polpo nella cioccolata decisamente spiazzante anche se punta sul divertimento più che sul sapore) ma sono compensate da una buonissima breasaola di tonno e da un rientro al classico con la melanzana trattata come una parmigiana.
Freschi e ben eseguiti i dolci.
Due degustazioni da 65 e 85 euro (5 e 8 portate) più 35 di abbinamento al vino (sul menu lo trovate scritto in milanese, pairing) in un contesto davvero suggestivo, state praticamente sulla spiaggia di Ischia Porto e i piedi vostri e del tavolo possono essere fissati anche sulla sabbia a richiesta.
A pranzo il menu è assolutamente tradizionale, più scontato ma anche, se volete, rassicurante, più o meno con gli stessi costi ma con piatti assolutamente ben eseguiti e sempre tanta attenzione alla qualità della materia prima.
CONCLUSIONE
Un posto da non perdere quando venite e Ischia, il divertimento è assicurato la sera. Da migliorare assolutamente la carta dei vini che senza tirarla per le lunghe, basta che esibisca tutte le bontà del’Isola e dei Campi Flegrei per mettersi al livello della cucina. Questa giovane e simpatica coppia, peraltro in felice attesa, esplode di energia sotto gli occhi amorevoli della mamma di lui e non c’è niente di più bello vedere che in questo momento solo la gastronomia spinge alle esperienze all’estero come altri lavori ma è capace di far rientrare i nostri talenti. E ci mancherebbe, Ischia è una culla antropologica dove tutti vorremmo vivere.
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