Vun Park Hyatt Andrea Aprea
Via Silvio Pellico, 3, 20121 Milano
Tel. 02 8821 1234
www.hyatt.com
Il giro di boa dei 40 anni è stato fortunato per Andrea Aprea, dopo un percorso di bolina tra grandi ristoranti in Italia, Francia e soprattutto a Londra (al Fat Duck), una difficile ma istruttiva esperienza al Comandante dell’Hotel Romeo nella sua Napoli è il momento di mettere le vele di lasco e andare avanti anche con il favore del vento. Più che la critica italiana, ci ha pensato la Michelin a gratificarlo riconoscendogli la seconda stella che lo mette alla pari del Seta del Mandarin, dello storico Aimo e Nadia e del Mudec di Bartolini.
Quando venne qui, al Park Hyatt di fianco alla Galleria, era stretto dalle due stelle di Cracco e di Trussardi alla Scala. Poco tempo fa, sembra una vita.
Una padronanza tecnica assoluta, la memoria della tradizione napoletana, grande esperienza accumulata negli anni che lo spinge a cucinare per i clienti e non per se stesso.
Andrea, a differenza dello streotipo partenopeo è riservato, ha conservato la disciplina che gli hanno insegnato quando ha fatto il militare con i parà ed è proprio questo che fa di lui un uomo azienda perfetto, capace di portare a casa i risultati che da lui si aspetta la proprietà.
Oggi il Park Hyatt è uno scrigno di gusto perfetto, grande servizio di sala coordinato da Nicola Ultimo, buona carta dei vini che però va sicuramente resa più profonda. La giusta dose di creatività del cuoco si esprime in buone combinazioni che attingono dalla memoria e dalla conoscenza dei prodotti (capperi e quaglie) e da una solidissima tecnica che lo rendono classico quando parliamo di piccione e agnello. Bravo con il riso quanto che con paste fresche e secche, la cucina di Andrea Aprea punta direttamente all’estrazione del sapore della materia prima senza troppi elementi. Al centro c’è un prodotto, il resto è pensato non per creare sapori ma per esaltarli.
Se gli parli del sole di Napoli sorride beato, ma poi ti risponde: meglio la nebbia a Milano! Questo esercizio al sacrificio e alla disciplina lo ha portato a trovarsi nel posto giusto al momento giusto disegnando una cucina di carattere in quella che in questo momento sicuramente la città gastronomica più vivace in Italia e non solo.
Oggi venire al Vun (in milanese vuol dire uno) significa fare una delle esperienze più interessanti e completa. Sicuramente al Top di Milano.
Un bistellato che può ambire a qualsiasi altro risultato se continua così.
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