di Ugo Marchionne
Cantina eccezionale, sala decorata finemente in ogni minimo dettaglio e proposta gastronomica di livello cifra di un’idea imprenditoriale di successo. Turisti, capresi e star da tutto il mondo, tutti, ma proprio tutti passano per il ristorante Aurora di Capri. Il locale è fascinoso ed il servizio di sala è impeccabile nella sua semplicità, gestito fin nel minimo particolare dalla padrona di casa, madame Mia D’Alessio. La cucina è gestita con mano competente dallo chef Franco Aversa, capace di reinterpretare alla luce dei gusti internazionali la cucina caprese e quella napoletana, con un occhio alla modernità, un occhio alla tradizione e un occhio alla presentazione scenica tale da giustificare il tenore di uno dei ristoranti più in & expensive di Capri. Sembra quasi di trovarsi nella veste caprese di un concept quale può essere quello di Diego Nuzzo con L’Altro Loco di Napoli.
Antipasti di livello eccezionale. Presentati con lineare semplicità, al fine di far brillare una materia prima di qualità ed una mano sapiente. Il respiro dei piatti è ovviamente internazionale, volto ad un pubblico che vuole spendere sapendo di attraversare un percorso nei sapori. Aragosta, Vitello Tonnato e Tartare di Tonno, un trittico di portate decisamente chic, eleganti e ben presentate. Sublime il Vitello, cottura perfetta al punto rosa. Impagabile lo sforzo dello chef Franco Aversa nel presentarlo e servirlo ad un punto di cottura cosi precisa, coronato dal suo jus ad arricchirlo e ad imbibirlo al fine di rendere ancor più tondo ed avvolgente il bite complessivo.
In abbinamento ovviamente una delle infinite referenze all’interno della splendida e sconfinata cantina di Aurora. Veuve Clicquot Cuvee Saint Petersbourg. Palato rotondo, saputo ed equilibrato tra morbidezza, acidità e sapidità. Uno champagne basico che con due anni in cantina rende davvero il meglio di se stesso, perfetto peraltro con i crostacei o con piatti delicati come questi.
I primi sono all’altezza delle aspettative. Radici ben salde nella nostra tradizione culinaria. Il mondo va stupito, le celebrities conquistate, i turisti affascinati e come non farlo se non con un piatto di cannelloni o con un piatto di linguine all’astice. Pasta fresca e pasta secca, soprattutto pasta secca, quella che tanto ci piace, anche se è ampiamente giustificabile il trono ovviamente attribuito sul menù ai ravioli capresi.
Come non menzionare la “Pizzallacqua” di Aurora. Un trademark signature dish, un piatto protetto da copyright. Una pizza sottilissima, con pochissimo lievito, caratterizzata da una prepotente leggerezza, forse troppa. Brevettata negli anni cinquanta da Gennaro D’Alessio, questa pizza fu creata per essere apprezzata dai clienti di tutto il mondo, avvezzi agli stili più vari della pizza, soprattutto quella crispy e thin, sottile e croccante alla moda di New York. Certo ci vorrebbe il giudizio del dottor Tommaso Esposito, del maestro Luciano Pignataro o del bravissimo Andrea Docimo, ma posso solo dire che è giusta per il contesto.
Il fatto che questo ristorante sia cosi ben frequentato è giustificato dalla sua essenza glamour, dalla sua cucina così solida, dal fascino del servizio, dalla sua sconfinata cantina e dalla qualità delle materie prime impiegate. Certo, il conto non sarà dei più lievi ma basterà saper scegliere e poi credetemi, Aurora è ampiamente in linea con i dettami della ristorazione caprese in fatto di spending review. E poi vuoi mettere? Cenare al fianco di Beyonce, Jay-Z o Mariah Carey non è cosa da tutti i giorni.
Ristorante Aurora Capri
via Fuorlovado, 18
80073 Isola di Capri
tel. 081 837 0181
www.auroracapri.com
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