Ristorante al 53 a Napoli
Piazza Dante, 53
tel. 340 792 0205
Sempre aperto
Siamo in una delle piazze più affascinanti e ricche di storia di una città affascinante e ricca di storia. Una delle biblioteche del suo immenso patrimonio gastronomico è questo locale nato, come tanti, come cantina e poi, piano piano, diventato trattoria e infine ristorante. I primi documenti, che riportiamo, risalgono alla fine del ecolo scorso, ma probabilmente si deve risalire a prima dell’unità d’Italia. Il nome, ovviamente viene dal civico della pizza, ma la storia ci racconta che fu coniato da un ufficiale del comune, che prima era proprio di fronte, per una multa. Il locale allora non aveva nome e quindi il gabelliere segnò semplicemente “Al 53”.
Oltre cento anni, sempre nella stessa conduzione familiare ma che con Angelo Casillo Martino adesso conosce un nuovo rilancio dopo che da qualche anno sono state risolte tutte le questioni ereditarie che lo avevano lasciato galleggiare senza infamia e senza gloria.
Angelo ha le idee molto chiare: offrire tutto il meglio della tradizione, dalla genovese al ragù, perennemente presenti, dalla minestra maritata alle polpette, dagl ispaghetti con i frutti di mare al soffritto. Tutto, ma proprio tutto il repertorio napoletano che parla di gioia e di fame, la gioia di non avere più fame, viene presentando seguendo le stagioni e spesso anche il calendario settimanale che un tempo si usava nelle famiglie, dal brodo del lunedì ai legumi delmercoledi al menu di magro il venerdi.
Da incorniciare la pastata e patate con la provola e le paste con i legumi, la nostra grande passione. Buona carta dei vini campani soprattutto, e un servizio collaudato da anni e anni di esperienza. Il ristorante 53 riassume tutta la filosofia napoletana dello stare a tavola riconquistando un piacere semplice che in certi segmenti si sta un po’ perdendo. Ecco perchè qui è davvero difficile spendere più di 40 euro a testa vini esclusi, ma in realtà la media è sui trenta euro.
Ristorante al 53 a Napoli
Dolci tradizionali (babà, sfogliatelle, zuppa inglese, tiramisu) e finale con noci e arachidi, ‘o spasso in dialetto, ossia la scusa per continuare a stare seduti per chiacchierare e godersi il convivio. Tempi napoletani, stile napoletano, un locale dove ogni turista dovrebbe andare almeno una volta nella vita, ammesso che riesca a trovare i tavoli liberi dalla clientela napoletana che qui si riconosce, dai protagonisti della musica e dello spettacolo che tirano tardi agli intellettuali e universitari checadono da Mezzocannone a questa piazza.
Imperdibile!
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