di Marco Galetti
Anelletti di qualità, piselli freschi, ragù, c’è tutto, non serve altro, un’unica raccomandazione, qualora non abbiate mai assaggiato gli anelletti, non vanno presi a piccole dosi:
400 grammi di Anelletti Siciliani (pasta di semola di grano duro Poiatti, pastificio di Mazara del Vallo dal 1946)
400 grammi di carne trita di vitellone (ma anche tre parti di vitellone e una di maiale)
200 grammi di piselli freschi sgranati
100 grammi di piccole scamorze (il formaggio nella ricetta base è facoltativo, ma raddoppiare questa dose non è reato)
Ragù tradizionale, un cucchiaio d’olio, un trito di sedano, carota, cipolla e aglio oltre a tre foglioline di salvia, una foglia d’alloro e una spruzzata di vino rosso, una volta rosolata la carne nelle verdure appassite, evaporato il vino aggiungere una scatola di pomodori pelati (o del concentrato di pomodoro) e cuocere per un paio d’ore a fuoco lento, inserire i piselli e continuare la cottura per un’altra ora, regolare di sale e spegnere il fuoco.
Amalgamare, in una zuppiera capiente, gli anelletti precedentemente cotti e scolati molto al dente e il ragù, aggiungere le piccole scamorze tagliate a pezzettini.
Oliare una teglia (o ungerla con poco burro), cospargerla di pan grattato, togliere quello in eccesso, versare gli anelletti conditi col ragù pressandoli bene e cuocere in forno a 180 gradi per una trentina di minuti.
Varianti più caloriche prevedono l’aggiunta di besciamella, dadini di prosciutto cotto, uova sode, caciocavallo, un ultimo strato di ragù e una bella grattugiata di parmigiano che, dopo il passaggio in forno, formerà una gustosa crosticina in superficie, la versione timballo è ulteriormente arricchita, fette di melanzane fritte dovranno ricoprire interamente ogni parete della teglia, la ricetta base, comunque, è questa e prevede anelletti, ragù e piselli, sbizzarrirsi è facoltativo ma non necessario per godere.
Anelletti al forno, il buco con la teglia intorno, quella per cuocere la ciambella da colazione che sostituisce le merendine imbustate…
Accorgimenti, usare anelletti di qualità che tengano bene la cottura e lasciare riposare qualche minuto prima di capovolgere la teglia nel piatto da portata, l’unico passaggio sul quale non garantisco, comunque gli anelletti al forno sono una preparazione talmente conviviale che potranno essere serviti posizionando la teglia direttamente in tavola invitando i presenti a servirsi a piacere.
Nel caso, alquanto improbabile, dovesse avanzare una porzione di anelletti, saltarla in padella la sera dopo (o la sera stessa come ho fatto io che ne ho preparati volutamente in abbondanza), il grado di soddisfazione è di poco inferiore a quello del riso al salto, ma io non faccio testo…
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