Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 10 a 15 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Vista: 5/5. Naso: 25/30. Palato: 26/30. Non Omologazione: 30/35
Bellissimo week end irpino, il primo di Primavera, di quelli che ti riscaldano il sangue mentre la natura si sveglia dopo aver sofferto molto: è alle spalle un duro inverno, di contrazione dei consumi, del blocco dei trasporti, delle grandi nevicate e del cattivo tempo che sino alla settimana scorsa ha mantenuto tutti nelle case.
Ma adesso è finita: il sole bacia la cantina ancora incompiuta di Salvatore Molettieri, uno dei facitori della leggenda del Taurasi, grande artigiano dalla sensibilità istintiva sull’uva e sul vino. La 2007 lo ha preso in contropiede, alte acidità e tannini non facili da risolvere, ha saltato un giro con le guide e bene ha fatto. E’ venuto il tempo di giudicare il vino nel suo tempo, basta con questi sprint in vasca e in botte che alla fine penalizzano gli irpini, bisognosi di attesa, attesa e attesa.
Salvatore misura il cambiamento del 2008, un anno di piccola svolta, perché sarà l’ultimo del suo Campi Taurasini, uno dei tanti equivoci legislativi nati più da necessità politiche di campanile che di funzionalità agricola commerciale. E nasce un nuovo Taurasi, più easy e soprattutto più di facile approccio.
La piramide irpina prevede la docg Taurasi e poi due articolazioni della stessa cosa: Irpinia Aglianico doc e Campi Taurasini. Ma questa seconda ha avuto poca fortuna, in primo luogo perché i nomi Irpinia e Aglianico son ben più facilmente memorizzabili di Campi Taurasini, in secondo luogo perché questa dizione è una sorta di vorrei ma non posso.
Ecco dunque come le esigenze di mercato a volte spratichiscono la burocrazia e le velleità mettendo tutti di fronte al dato di fatto: Campi Taurasini, che doveva essere una sorta di club esclusivo dalla doc, non vuol dire niente per nessuno, anzi, è un nome come un altro che complica la comunicazione e la comprensione.
Le grandi menti si vedono nella capacità di adattamento. E Salvatore Molettieri vuole prendere due piccioni con una fava: semplificare la gamma dei propri vini e al tempo stesso proporre un Taurasi alla portata di tutti.
Renonno si dovrebbe scrivere Re nonno, ossia “del nonno”, ma staccato sembra il rompicapo brillantemente risolto da Bertoldo mentre unita fuziona meglio.
Un rosso che conferma una annata riccae pimpante, al momento densa di promesse, con note segnate dal legno balsamico, non dolciastro e, in bocca, da una buona velocità grazie alla notevole spinta acida che fa sembrare sottile un Taurasi che invece ha materia spessa, è caldo e di corpo. La beva è gradevole, invita a fare il bis. Mentre Salvatore ricomincia da tre: Renonno, Taurasi 2007 e Riserva 2006.
Sede a Montemarano,Contrada Musanni, strada Ofantina 400 km 15. Tel. 0827.63424. www.salvatoremolettieri.it. Ettari: 10 di proprietà. Bottiglie prodotte: 65.000. Enologo: Giovanni Molettieri. Vitigni: aglianico.
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