di Enrico Malgi
Dici Boccella e vai proprio sul sicuro, perché la sua produzione minimalista è sempre sinonimo di ottima qualità, riconosciuta unanimemente sia dalla critica specializzata e sia dai consumatori. A tutto questo concorrono molteplici fattori. In primis iCastelfranci, posizionato sulla sponda sinistra del fiume Calore, accanto a quello di Paternopoli e di fronte a quello di Montemarano, vale a dire il triangolo territoriale che esprime tra le uve migliori dell’aglianico irpino, con le quali si produce il Taurasi. Siamo sui seicento metri di altezza con la cima di S.Eustachio. L’ottima escursione termica consente alle uve di impregnarsi di multiformi precursori aromatici. Vigne vecchie di quasi cinquant’anni, ormai consolidate e stabilizzate nel tempo e che producono uve sane e mature. E poi la mano “santa” diFortunato Sebastiano, che ha molta familiarità con questo territorio e con queste uve.
E così i fratelli Raffaele, Giovanni con le rispettive mogli, Angela e Lucia Boccella nel corso degli anni hanno dato continuità e prestigio a questa azienda, consolidando e perfezionando il lavoro del loro genitore e fondatore Giuseppe.
Da anni l’azienda partecipa all’importante manifestazione di Radici del Sud ed immancabilmente riesce sempre a mietere successi. Anche all’edizione 2017 non si è voluta smentire, perché l’etichetta Rasott Aglianico Irpinia Campi Taurasini Doc 2014 ha conseguito la prima posizione assoluta nella propria categoria, così come sancito dalla giuria dei Wine Writers.
Aglianico in purezza. Fermentazione in acciaio con lieviti indigeni. Affinamento in barili di rovere per un anno e poi elevazione in bottiglia per un altro anno. Nessun trattamento di chiarifica e di filtrazione. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale in enoteca di 12,00 euro.
Tipico il colore rubino carico, vivo e luminoso. Impatto olfattivo bene articolato e di grande rilevanza, laddove prendono corpo profumi di violetta, di ciliegia, di mirtilli e di ribes; parvenze speziate: sussurri vegetali; afflati di cuoio, di muschio e di balsamo. Palato ampio e voluminoso, che accoglie un sorso generoso, vibrante ed acido, non molto astringente tenendo conto della giovinezza del vino. E proprio per questo manifesta un’elevata ed inusitata carica di morbidezza e di eleganza, unite a proposizioni materiche, sapide e dinamiche. Il finale è complesso ed avvolgente, equilibrato, armonico e persistente. Migliorerà ancora per molti anni. In questo momento è da preferire a carni bianche e rosse, formaggi non troppo stagionati e su un bel piatto di baccalà alla marinara.
Sede a Castelfranci (Av) – Contrada S.Eustachio
Tel e Fax 0827 72574 – Cell. 338 4979168
info@boccellavini.it – www.boccellavini.it
Enologo: Fortunato Sebastiano
Ettari vitati: 5 – Bottiglie prodotte: 15.000
Vitigni: aglianico e fiano
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