Uva: aglianico e piedirosso
Fascia di prezzo: da 10 a 15 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Ritroviamo questo rosso vietrese prodotto all’ingresso della Costiera Amalfitana all’Osteria al Paese di Nocera Inferiore dove Domenico Sarno propone solo vini della Campania. Era un bel po’ che non lo bevevo e avevo voglia di una verifica a distanza di quasi due anni dalla prima scheda.
In primo luogo il vino si mantiene in ottimo forma: ha un colore rosso rubino brillante, ancora un’ungia violacea di gioventù. Il Piedirosso e il legno hanno addomesticato la natura selvaggia dell’Aglianico procurando un ingresso tranquillo, senza dolcezza: i tannini sono sicuramente importanti, ma ormai brillantemente risolti a cinque anni dalla vendemmia.
In bocca il vino conferma la baldanza del naso: frutta rossa croccante, tanta, corredo leggermente speziato, chiusura amara e ripulente. Una buona bottiglia, che forse a distanza di tempo risente di un certo peso materico eccessivo rispetto alle tendenze odierne ma comunque ben risolto alla grande dalla enorme e inesauribile spinta fresca.
Se lo avete, conservatelo ancora un annetto almeno.
Un vino capace di abbinamenti marini e terragni.
Scheda del 15 aprile 2011. Il Mezzogiorno è pieno di Paradisi non artificiali, ma questo è il più comodo di tutti. Si tratta di cinque chilometri compresi tra l’uscita Vietri Sul Mare della Napoli-Salerno e Cetara. Fatta la prima curva della Costiera Amalfitana si attraversa lo Specchio di Alice: sparisce il traffico, la natura si impossessa della vostra anima grazie al perfetto equilibrio tra il costruito, le rocce, il mare e la macchia.
Non so se possa esistere una categoria di Vino Super Slow, in tal caso il Ragis di Patrizia Malanga sarebbe il fondatore della categoria.
Il vino diventa lo stimolo per vivere bene, Patrizia e il marito si sono ormai trasferiti qui a Raito, la frazione collinare di Vietri deliziosa in ogni angolo dove tutto è talmente bello da non distinguere ciò che è privato dallo spazio pubblico. Un presepe bianco mediterraneo affacciato sul mare del Golfo di Salerno, proprio di fronte alle selvagge montagne del Cilento.
Qui il vigneto convive con i limoni sfusati amalfitani, l’orto, le erbe mediterranee. La terra si rinfranca, regala frutta non trattata. Dopo tre anni di riconversione è arrivata anche la certificazione biologica.
A volte ci si stupisce dell’ossessione, inaspettata, di tanti produttori su questo obiettivo. Ma è la rigidità di reazione allo scempio della cultura rurale fatto negli anni ’60 e ’70, la volontà politica di riaffermare una visione coerente e compiuta in ogni suo passaggio.
Raito è una frazione di Vietri, il paese che ha creato lo stile mediterraneo nelle ceramiche anche grazie alla sensibilità di tanti artisti nordici decisi a vivere qua il resto la loro esistenza creativa.
Girare nel vigneto, è ristoro dell’anima, come guardare dal finestrino di un aereo. Il panorama verticale della Costiera Amalfitana è una delle meraviglie naturali che nessun costruttore americano di Eden Park potrebbe immaginare e riprodurre.
Poi c’è il Ragis. Direi più snello il 2008, promette bene e vivrà molto a lungo.
Il resto lo saprete o bevendolo oppure leggendo la prossima guida di Slow Wine:-)
Sede a Raito di Vietri sul Mare, via San Vito, 9 – Tel. 328 86 51 452, fax 089 233428 info@vignediraito.com. www.levignediraito.com Enologo: Gennaro Reale. Ettari: 2 di proprietà. Bottiglie prodotte: 4.000. Vitigni: aglianico, piedirosso
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