di Marina Alaimo
Cara Jancis, sei presidente del gruppo degustatori stranieri impegnati nell’edizione 2011 di Radici, festival dei vitigni autoctoni del Sud. Questa esperienza ti ha dato la possibilità di conoscere nuovi vitigni?
Si, non conoscevo il Nero di Troia vinificato in purezza, molti colleghi lo hanno criticato per i tannini vigorosi, a me è piaciuto molto per il carattere espresso, per la vitalità e la mancata dolcezza al palato. In oltre ho avuto l’opportunità di conoscere meglio il Gaglioppo e lo trovo straordinario.
Tra i tanti vini provati quali ti hanno colpito maggiormente?
Nel mio paese, l’Inghilterra, ha un certo riscontro il Primitivo, soprattutto perché costa poco. Io ho apprezzato molto l’Aglianico, ha un carattere deciso ed imponente, mi piace anche la Falanghina, le cui qualità apprezzo da tempo, ma credo che quelle degustate in questa occasione non siano delle buone espressioni.
Bevi i vini rosati? In quali occasioni?
Mi piace bere i vini rosati quando sono nella mia casa per le vacanze, nel Languedoc. Ne consumo pochissimo quando sono a Londra e Radici ha ampliato notevolmente il mio punto di vista su questa categoria di vini.
Quali rosati italiani conosci maggiormente?
Conosco sicuramente i chiaretti ed i rosati salentini. In Inghilterra però sono quasi sconosciuti, si conoscono molto di più quelli francesi.
Questa è la tua prima volta in Puglia, abbiamo provato tanti piatti tipici. Come hai trovato la cucina pugliese?
Il cibo qui è straordinario, racconta la storia antica di questo territorio e la vivacità del suo popolo. Ho imparato poi a tavola il senso della frase “tarallucci e vino”, mi ha divertito ed ho apprezzato questo abbinamento eno gastronomico, ma soprattutto i taralli ed il vino della Puglia.
Se potessi portare in aereo delle bottiglie, quali vini sceglieresti?
Un Aglianico, un Primitivo, un Gaglioppo.
Scrivi spesso dei vini del Sud Italia?
Ne scriverò sicuramente bene il 25 giugno sul Financial Times ed il 22 e 23 giugno su Tasting Notes (www.jancisrobinson.com).
Italia e Francia si contendono la supremazia sul mercato del vino. Qual è la tua opinione a riguardo?
Credo che negli ultimi anni la produzione italiana abbia fatto notevoli passi in avanti e che oggi i vini italiani non abbiano nulla da invidiare a nessuno.
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