Lunarossa Vini e Passione
Uva: fiano
Fascia di prezzo: 25.00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: anfora e legno
Amo i bianchi invecchiati magari anche un po’ grassi. Sono rimasto sinceramente colpito dalla qualità del fiano passato prima in anfora e poi in legno da Mario Mazzitelli.
Un Quartara 2012 che non provavo da tre anni e che il buon Isidoro Menduto ha inserito nella splendida carta dei vini di Pescheria a Salerno. Non ho posizione ideologica pro o contro anfora e legno, mi piacciono quando sono ben usati. E lo stesso vale per l’acciaio. Sono strumenti non il fine. Ma questo progetto portato avanti a Giffoni Valle Piana con i consigli di Fortunato Sebastiano ci sempre davvero interessante. Avevamo avuto modo di fare una verticale di questo bianco con l’Ais di Salerno. Riprovato qualche sera fa ci ha affascinato per energia, longevità, complessità. Una capacità di reggere una intera cena con qualsiasi piatto.
E che avrà ancora molto da raccontare.
Scheda del 14 novembre 1015. (di Enrico Malfi) L’azienda Lunarossa di Mario Mazzitelli si dimostra sempre più competitiva ed affidabile. A conferma di questo basti pensare che dopo l’exploit dell’anno scorso a Radici del Sud con il raggiungimento del primo posto assoluto da parte del Borgomastro Rosso Colli di Salerno Igt 2008 decretato dalla giuria internazionale, quest’anno è stato sfiorato l’en plein, perché la stessa etichetta si è piazzata in seconda posizione, parimenti al Quartara Fiano Colli di Salerno Igp 2012 come hanno sancito i giudici nazionali.
Un Fiano questo che si può variamente definire atipico, singolare, speciale ed unico nel suo genere, perché è fatto oggetto di un particolare metodo di fermentazione e di macerazione, avvenuto in anfore di terracotta interrate per molte settimane chiamate proprio quartare. Mentre l’affinamento prevede tre mesi ancora in anfora, nove mesi in legno e sei mesi in bottiglia. La gradazione alcolica del millesimo 2012 è di dodici e mezzo.
Veste cromatica dorata e splendente. Progressione olfattiva che cattura le narici con profumi fini e persistenti di frutta esotica, di mela annurca, di bergamotto, di mandorla, di miele di acacia, di biancospino, di ginestra, di fiori di camomilla, di salvia e di idrocarburi. L’impatto del sorso sulla lingua è connotato da un’avvolgenza gustativa, che si rivela fresca, elegante, morbida, balsamica, minerale, sapida e gradevolmente affumicata in sottofondo. Polpa setosa e matura. Chiusura estremamente fascinosa. Vino che sfida il tempo. Da associare a piatti di mare e di terra, ma anche a quelli più strutturati a base di carni rosse e bianche. Prosit!
Questa scheda è di Enrico Malgi
Sede a Giffoni Valle Piana (Sa) – Via F. Fortunato
Tel. e Fax 089 8021016 – info@viniepassione.it – www.viniepassione.it
Ettari vitati: 5 in gestione – Bottiglie prodotte: 50.000
Enologo: Mario Mazzitelli con i consigli di Fortunato Sebastiano
Vitigni: aglianico, merlot, cabernet sauvignon fiano e falanghina
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