Qui non c’entra niente discutere di immigrazione clandestina.
Ben sette su dodici morti africani, a quanto risulta dai primi accertamenti, erano regolari. Non stavano in alberghi pagati dallo stato ma vivevano nei nuovi lager di cui fingiamo di ignorare l’esistenza come facevano i tedeschi con quelli di Hitler.
E se oggi parliamo di barconi è perché i governi degli ultimi vent’anni hanno tollerato tutto questo senza fare nulla.
TUTTI COMPLICI I PROTAGONISTI DEL CIRCO POLITICO TELEVISIVO, IL TEATRINO DELLE SERATE ITALIANE, DESTRA ESTREMA, DESTRA MODERATA E NUOVA DESTRA (LEGGI PD)
Già, ma regolari per cosa? Per lavorare a 2,50 all’ora sotto il sole e viaggiare in dodici in un furgone che ne poteva imbarcare appena nove?
Quando trovate pomodori che costano troppo poco non è perché l’imprenditore ha ridotto il profitto per far piacere a voi consumatori.
No. Semplicemente sfrutta chi lavora come si farebbe in un qualsiasi paese estero non Europeo.
A Napoli si dice ‘o sparagno nun è mai guaragno.
Non solo per la qualità, ma anche da un punto di vista etico. Perché non ci può essere qualità se non c’è etica nella filiera, dalla campagna alla trasformazione.
Il made in Italy del food e del wine ha vinto in questi anni andando proprio in direzione opposta: qualificando le diverse fasi della produzione, investendo nella ricerca, nella promozione e nella presentazione dei prodotti.
Ci sono aziende che hanno fatto convenzioni etiche con le Op dei produttori, comprate da loro. Non pagate la confezione più bella come spesso si sente dire, comprate la qualità e la sicurezza per voi e per chi mangia le cose che comprate.
Il vostro modo per reagire è questo: non comprare quello che costa meno, ma quello che costa giusto. Quello che hanno sempre fatto le nostre mamme e le nostre donne prima che la spesa divenisse una pista da sidecar in supermercati anonimi.
Tornate indietro, andrete verso il futuro.
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