di Simona Mariarosaria Quirino
Quando c’è Fiano, c’è Ciro Picariello. Un’azienda vinicola che nasce solo nel 2004, ma che è diventata oramai un punto di riferimento nella produzione di questo vino campano che si contraddistingue per la sua indubbia eleganza. Un’eleganza ottenuta grazie alla devozione al lavoro di un’intera famiglia.
Ciro Picariello con sempre al suo fianco la moglie Rita, Bruno, il figlio, l’enologo di casa ed Emma, la figlia, che si occupa di tutta la parte amministrativa. Tutti, però, credevano a una storia diversa. Rita ha ereditato i terreni dell’azienda, un tempo ricoperti solo da alberi di nocciole, ma voleva allontanarsi dalla vita di campagna, Ciro faceva il geometra ed Emma, che ha studiato lontano da casa, non avrebbe immaginato di tornarci.
“La campagna la rinneghi e poi la rivuoi”, dice. Nel ’98 poi è venuta a Ciro l’idea di impiantare su questi terreni le vigne e quello che era un suo semplice hobby del sabato e della domenica è diventato un mestiere. Un mestiere che oggi si occupa di 7 ettari di terreno ad Avellino, tra Summonte e Montefredane, con vigneti tra i 500 e i 700 metri di altezza, che godono di una forte escursione termica.
L’uva delle vigne più giovani è riservata al Fiano doc, quella delle vigne più vecchie al Fiano Ciro 906. Il risultato è che il primo è più giovane e fresco, il secondo ha più struttura. Più fruttato l’uno, più secco l’altro. Ottimo anche il brut ottenuto con metodo classico, sboccato e non, a cui è dedicata un’intera sala della nuova struttura dell’azienda destinata alla rifermentazione. Originale anche la sala dello storico con bottiglie dal 2004 ad oggi e bella anche la nuova area riservata alle degustazioni. Un completo restyling che da’ a Picariello un tocco di innovazione senza, però, dimenticare le basi.Quelle della famiglia. Capace, con i suoi vini e con la sua accoglienza, di fare sentire chiunque a casa.
Ciro Picariello
Via Marroni 18 A Summonte (Av)
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