di Antonella Amodio
Dalla prima ricetta ufficiale datata 1837, descritta in lingua napoletana e riportata dal Trattato di Cucina Teorico Pratico di Ippolito Cavalcanti, Duca di Buonvicino, ne ha fatta di strada la zeppola di San Giuseppe senza perdere “allure”. Legata alla festività del papà, il 19 Marzo, viene preparate con pochi ingredienti che servono alla realizzazione della pasta choux, assumendo poi la forma della ciambella. Due sono le versioni tradizionali: fritta in olio bollente e l’altra cotta al forno, guarnite entrambe con la crema pasticciera, amarena sotto spirito e rifinite con una leggera spolverizzata di zucchero a velo. Un vanto della pasticceria campana e in generale del sud dell’Italia, che anche qui, come per la pastiera, ogni famiglia possiede la sua ricetta segreta. Di seguito 4 vini dolci da abbinare alla classica zeppola realizzata al forno, più uno spumante ideale da sorseggiare con quella fritta.
Ebro I Borboni
Vino prodotto con il vitigno asprinio vendemmiato tardivamente. Le uve surmature attendono la vinificazione fino a Dicembre. Olfatto ampio di mallo di noci, spezie e fiori secchi. Bocca fresca, piena e persistente.
Sygnum Antonio Mazzella
Giallo ambrato e profumi di albicocca, fichi secchi e miele, per questo passito di uve biancolella e foresteria lasciate appassire sui graticci ischitani. Al gusto è caldo, ampio e armonico, con rimandi allo iodio e all’affumicato.
Eleusi Villa Matilde
Ottenuto da uve falanghina lasciata appassire sulle viti fino a Novembre. Fermenta in barrique. Profumi di iodio, crema pasticcera e nocciola tostata. Persistente al gusto, avvolgente e morbido. Un vino che rimanda nei toni iodati alla costa Domiziana.
Ca’ Stelle Falanghina Passito Omyga
Dal colore giallo dorato e dai profumi intensi di cedro candito, bergamotto, zafferano e mandorle. Caldo al palato, equilibrato e di lunga persistenza.
Vigne Sannite Sannio Moscato Passito
Ampio e complesso con note di fiori secchi e frutta disidratata. All’assaggio emerge freschezza e intensità gustativa, e una chiusura lunga.
Spumante Rosè extra dry Capafresca Cantina del Vesuvio
Ottenuto da uve aglianico con il metodo charmat, il colore rosa salmone ramato è luminoso ed il perlage persistente. Profuma di mela e di buccia di arancia, mentre al gusto è fresco, appagante e persistente.
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