di Antonella Amodio
La pizza all’ananas di Gino Sorbillo è stata descritta come “molto particolare” dallo stesso Sorbillo, pizza inserita nel menu dei suoi locali da alcuni giorni. L’abbinamento di frutta e salato è sempre un po’ sorprendente per noi italiani, figuriamoci come condimento per la pizza..…e poi l’ananas!
Passiamo agli ingredienti della farcia utilizzati da Gino Sorbillo per realizzare questa pizza che a quanto pare e che ben se ne dica, spopola.
Il disco è ampio e a ruota di carro, unendo elementi locali ed esotici in una sorta di dicotomia che si sposa sulla pizza, includendo provola affumicata, olio extra vergine di oliva del Cilento, cacioricotta di capra sarda e cacioricotta del Cilento, ananas leggermente caramellato in due cotture e basilico.
Questa pizza è impegnativa dal punto di vista delle sensazioni organolettiche, molto persistente e ricca, e i sapori predominanti sono la sapidità dei cacioricotta e la dolcezza e l’acidità dell’ananas (quest’ultima attenuata dalla leggera caramellatura). Inoltre, c’è la cremosità/grassezza del latticino e il sapore affumicato che lo accompagna.
In questo caso, il vino con le sue molteplici varietà è un ottimo compagno per la pizza all’ananas di Gino Sorbillo. Vi invito a provare i 5 vini bianchi che hanno in comune la morbidezza necessaria per bilanciare le sensazioni organolettiche dell’ananas, che spinge sull’acidità. Iniziamo con le bollicine, che sono un abbinamento versatile, un passepartout.
Un’ottima scelta è il Greco di Tufo Spumante Metodo Classico Extra Brut 1930 delle Cantine Di Marzo, che ha una struttura importante e un’acidità bilanciata ed esaltata dal perlage delicato e vellutato.
Passiamo poi in Puglia con il Talò della Cantina San Marzano, un vino a base di uva verdeca che ha sùbito un leggero passaggio in rovere francese, acquisendo così pienezza.
Ha note fresche e una buona persistenza sapida. Proseguiamo con il Contessa Entellina La Fuga di Donnafugata, uno chardonnay prodotto sui terreni caldi della Sicilia. Ha un profilo olfattivo che ricorda l’ananas e la macchia mediterranea, che si ritrovano anche al gusto.
L’aromaticità del gewürztraminer, in particolare il Kleinstein della Cantina Kelleri Bozen, si abbina perfettamente alle note affumicate della provola, che fa da base alla pizza all’ananas di Sorbillo. Ha un gusto pieno e una sapidità misurata. Infine, chiudiamo con un grande classico delle denominazioni italiane: l’Orvieto Classico Superiore Il San Giovanni della Sala. Questo vino è prodotto nei vigneti del Castello della Sala di Marchesi Antinori e combina le uve autoctone grechetto e procanico con un tocco di pinot bianco e viognier. Al palato si percepisce una sapidità e una morbidezza sostenute da una piacevole freschezza.
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