di Ugo Marchionne
Premessa
Quando si parla di grande distribuzione, giocare la carta sushi è sempre un grande rischio. L’idea di un sushi da banco è storicamente vincente, in Giappone dove possiamo trovare una materia prima di primissimo livello, così come in Occidente. L’Italia sebbene tardiva nella ricezione di questo fenomeno si è accodata ed il Sud è stato l’ultimo avamposto a divenire parte integrante di questo trend. Due sono le componenti fondamentali che possono segnare il successo di una proposta del genere: la freschezza & la qualità. Molto spesso però la storia è ben diversa e il sushi servito al banco non è nella di speciale nè tantomeno di emozionante.
Dal 2018 dopo alcuni esperimenti, anche la Campania ed in particolar modo la città di Napoli, sembra aver trovato il giusto feeling con il sushi da banco. Le persone dedite a far la spesa sono sempre di più incuriosite dal prendere una box di sushi, magari per una cena veloce e sfiziosa. Trovare però all’interno della grande distribuzione un sushi che sia di qualità non è facile. Ultimo nella lista è il Sushi targato EbiSake, la linea per la grande distribuzione curata dal ristorante Jorudan Sushi di Napoli. La partnership, dopo l’esperienza da Gourmeet a Via Alabardieri che peraltro ho già trattato in questo archivio, è nata con la nuova catena di supermercati e punti distributivi Sole365. Non posso che essere d’accordo con il rilievo di chi è scettico riguardo ad una proposta giapponese da banco che coinvolga il crudo e le preparazioni del riso Sugiri, dall’altro lato non posso però che constatare la bontà di un prodotto che vive della forza di una grande realtà ristorativa alle sue spalle.
L’idea del marchio EbiSake rimane sempre quella di proporre agli avventori un sushi che sia Restaurant Quality, in tiratura limitata e che sia periodicamente rifornito nell’arco delel 24 ore al fine di garantirne la freschezza, la compattezza ed il sapore. Prima di entrare nel dettaglio è necessario fare un minimo di cultura. Fattori quali la temperatura corporea del riso e della materia prima, ovviamente in virtù delle normative igieniche non possono essere seguite e va bene così. In tal modo la catena Sole365 e EbiSake garantiscono un coefficiente di rischio realmente minimo per l’acquirente. Fattore assolutamente positivo, unitamente a dei plus individuali di questo sushi che lo rendono uno dei migliori se non il migliore di categoria. Varietà della proposta, taglio della materia prima, condimento del riso e sezione geometrica dei pezzi nè troppo grandi nè troppo piccoli. La presenza di una proposta totalmente vegetariana, dominata dalla presenza degli Inarizushi, le mandorle di riso avvolte da tasche di pelle di tofu dolce non fermentato marinate e dunque fritte. Questa tipologia tradizionale di sushi giapponese è recuperata da EbiSake al fine di garantire che la proposta vegetariana possa ugualmente essere vivace.
L’indice di sapidità delle proposte vegetali potrebbe essere migliorato con l’ausilio di qualche salsa o con qualche spezia. Ovviamente presenti i classici rolls e i nigiri. Il salmone per forza di cose domina incontrastato, ciò nonostante lo troviamo in differenti cotture e preparazioni. Varietà quindi. Varietà e sostanza. La prova d’assaggio regge, posta la freschezza della materia prima impiegata, balza al palato l’indice di soddisfazione complessivo dal punto di vista gustativo. Un sushi di qualità per la grande distribuzione si può così come è possibile proporlo in più punti, magari invitando, come è stato fatto, la clientela alla degustazione.
Fidelizzare la clientela partenopea al sushi non è stato facile dal punto di vista dei ristoratori, ma a mio avviso è un’impresa possibile visto anche il riscontro di pubblico. Il prezzo è in linea con le altre proposte presenti e forse è livemente basso vista la qualità.
Insomma, il marchio EbiSake sembra aver trovato nei punti Sole365 un nuovo canale distributivo vincente, attendiamo quindi le impressioni della clientela tutta su un sushi che ci ha convinto. Una strada diversa dal Take Away più direttamente a contatto con la clientela è una realtà possibile.
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