di Gianni Ferramosca
Dopo i tre giorni trascorsi tra i sapori di Taste, il salone dedicato alle eccellenze del gusto, che ha calato il sipario presso la Stazione Leopolda di Firenze, è arrivato il momento di fare i primi bilanci.
L’undicesima edizione di Pitti Taste, consacra il successo ottenuto durante le scorse edizioni, aumentando addirittura le aree espositive e le aziende che vi prendono parte. Si passa cosi dalle 320 dello scorso anno, alle attuali 340 aziende di quest’ultima edizione. Durante i tre giorni di salone, la città di Firenze ha accolto un pubblico numerosissimo di professionisti dell’enogastronomia di qualità, di personaggi legati alla cultura del cibo e di semplici appassionati, decretando un successo di presenze, per quella che gli operatori del settore ritengono la migliore vetrina possibile, che durante la giornata di domenica ha reso quasi impraticabili gli spazi espositivi.
Quella vista al Taste, malgrado i tempi, è un Italia che gode di un ottimo stato di salute, dove non mancano di certo nuove idee e nuovi prodotti, dove comunque, le caratterizzanti tipicità regionali, restano ancora il caposaldo di un appeal che tutto il mondo ci invidia.
Uno stato dell’arte, quello appena descritto, a cui la Puglia non si sottrae affatto, proponendo il meglio delle sue produzioni d’eccellenza, durante i tre giorni della rassegna fiorentina. Qui, lungo le postazioni di Taste, accanto alle storiche aziende di sempre (Santoro, Muraglia, Paglione, Cavalieri, Petrilli), si affacciano nuove realtà, sino a raggiungere un totale di diciotto aziende presenti. Tra le novità più rilevanti, a mio avviso, vi è senza dubbio quella proposta dal Salumificio Santoro di Cisternino (Br), si tratta di “Es-capocollo”, uno straordinario salume preparato utilizzando, dopo la salatura delle carni, le vinacce del pluripremiato Primitivo di Manduria Es di Gianfranco Fino, incoronato quest’anno, miglior vino rosso d’Italia. In realtà, dopo averlo presentato ufficialmente lo scorso anno al Vinitaly, la vera novità consiste nel fatto che si è passati dai soli novantanove pezzi prodotti lo scorso anno, agli attuali quattrocentonovantanove pezzi prodotti quest’anno, rendendolo cosi di fatto, disponibile ad un pubblico più ampio.
Un’altra novità è quella proposta dall’Agricola Paglione di Lucera (Fg), che qui al Taste si presenta con una nuova ed intrigante identità visiva, dove i punti del ricamo, finiscono per diventare simili alle geometrie dei campi, sottolineando di fatto, la grande sensibilità manuale che da sempre distingue l’Azienda biologica lucerina. Per l’occasione, oltre ai famosi pomodori, l’Agricola Paglione presenta accanto alle due sue storiche etichette, Perazzelle e Caporale, altri due nuovi vini, il Componimento e L’Eclettico, quest’ultimo, ritenuto una vera rarità nel panorama vinicolo pugliese, perché prodotto da uve Malvasia bianca e Bombino bianco attraverso una vinificazione in rosso, durante la quale, le bucce vengono lasciate in macerazione per circa otto giorni, formandone l’importante carattere.
Di fatto, la provincia di Foggia ed in particolare la città di Lucera, si conferma capitale indiscussa del pomodoro d’autore, vista la presenza a Firenze di un altra importante Azienda Agraria come quella di Paolo Petrilli, considerata in Puglia, tra i pionieri in questo settore. L’azienda dall’etichetta rossa, oltre al pomodoro e al vino d’eccellenza, da alcuni anni è divenuta anche produttrice di pasta di altissima qualità, lavorando in proprio tutta l’intera filiera in biologico, cosi come è nello stile di Paolo Petrilli. Il duro lavoro profuso durante gli scorsi anni per arrivare a produrre una pasta di questa qualità è ben ripagato dal risultato ottenuto. Può esserne davvero orgoglioso il Signor Petrilli.
Parlando di Puglia è francamente difficile evitare di soffermarsi sulla produzione dell’olio extravergine di qualità, in questo settore, molte sono le aziende pugliesi presenti al Taste. Su tutti, spicca la presenza di una delle colonne più solide di questo tipo di produzione, sia per l’altissima qualità raggiunta che per l’immagine che nel tempo ha saputo dare di se, ovvero, il Frantoio Muraglia di Andria. Situata al centro di una delle zone più vocate dell’intera Puglia, l’Azienda condotta da Savino Muraglia è seriamente impegnata in un ulteriore processo d’innalzamento della qualità. Vi anticipo sin d’ora, che a breve ci saranno delle piacevoli novità.
Un’altra gradita presenza alla Leopolda di Firenze è quella di Raffaele Piano, impegnato con la sua Azienda biologica di Apricena (Fg), nella produzione di olio extravergine d’oliva monocultivar Peranzana. La varietà coltivata nell’alto Tavoliere, assume nelle sue mani profumi e suggestioni sino a qualche anno fa ancora sconosciute. Il suo, è sicuramente uno dei migliori extravergini di Puglia.
Altra presenza importante, vista la quantità del prodotto presentato, è quella della Azienda Agricola Fratepiero di Cerignola (Fg), specializzata nella produzione di olive da tavola “Bella di Cerignola”. Dimenticate tutte quelle che avete già gustato in passato, queste olive, sono tutta un’altra storia.
Colpisce, rimanendo sempre in terra di Cerignola, il successo ottenuto a Firenze dall’Azienda Antica Enotria, che qui presentava anche i suoi vini. Va detto, che il vino prodotto da questa Azienda è davvero interessante, qui, la dolce e soleggiata pianura che si avvicina in direzione del mare, si sente tutta. Andrebbero sicuramente citate tutte le loro produzioni, ma per meri motivi di spazio, mi limito a segnalarvi una sola bottiglia, la Falanghina. Davvero una bella sorpresa, perché inaspettata.
Non passa inosservata la presenza dell’Azienda Agricola del Sole che, con la stessa passione espressa dalle generazioni precedenti, continua a produrre i prodotti di sempre, coltivandoli, negli appezzamenti sparsi fra gli spazi sterminati della Murgia. Sono davvero tante le proposte presentate da questa storica azienda pugliese, il che ne fa il partner ideale per chiunque voglia farsi un idea più chiara della Puglia. Anche qui, tra i prodotti presentati al Taste, vi segnalo la Vellutata di Ceci Neri e Alloro. Più che una pietanza, un intero paesaggio.
Incanta il numeroso pubblico di Taste, la Palamita Affumicata presentata dall’Azienda Colimena di Avetrana (Ta). Si tratta di una preparazione unica, prodotta nel mondo solo da questa azienda. La palamita lavorata è quella pescata nel Mar Ionio, con una pezzatura che va dagli otto ai nove chili ed il processo di lavorazione è ovviamente segreto. Preparatevi ad un viaggio senza ritorno.
Debutta con il botto, presso il salone di Firenze, l’Azienda Dolci Promesse di Turi (Ba), presentando per la prima volta ad un pubblico cosi vasto, il suo dolce simbolo, la Faldacchea. Un tempo preparato dalle suore del Monastero delle Clarisse di Cassano, questo dolcetto, contiene un cuore di Pan di Spagna ricoperto da un impasto cremoso di mandorla, racchiuso in una glassa di cioccolato. In uno scrigno cosi, la tradizionale mandorla Filippo Cea è al sicuro.
Oltre a tutte le altre eccellenze pugliesi presenti a Firenze, va ricordato il lavoro silenzioso di chi, in realtà, non compare quasi mai in prima persona. E’ il caso di Nicola De Vita, proprietario di un meraviglioso Molino immerso tra i campi di grano.
La grande eccellenza di Puglia, passa anche attraverso queste persone.
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