di Claudia Deb
Sono una cake designer, e per quella che è la mia esperienza, posso dire che non c'è una moda trainante sui colori del cibo, almeno per quanto riguarda la pasticceria. Gioco molto con i contrasti cromatici. Amo accostare fra loro colori complementari, che abbiano cioè una tinta primaria in comune o che siano uno, una sfumatura dell'altro.
Il “colore” è il mio mestiere, ma le richieste dei clienti sono relative ai soggetti (per intenderci hello kitty piuttosto che ben 10 per i bimbi) oppure a temi specifici: fiori, musica, festività. Faccio wedding cake abbinate al boquet della sposa. Torte che richiamano i colori della squadra del cuore. Tutte bianche per i white party. Maculate o zebrate per feste stravaganti. Ma in generale la scelta del colore non è legata a nessuna tendenza. E' semplicemente dettata dal gusto individuale. Esprime il carattere e suggerisce come interpretarlo. Colori tenui per le persone romantiche, vivaci per quelle esuberanti, glitterati per i fashion victim.
Scelte precise, dettate dalla preferenza personale, dallo stile di vita e dai bisogni dell'animo. Non esiste dunque una vera e propria moda ma sicuramente i colori influiscono sull'appetitività delle pietanze. Le nostre papille gustative vengono si sollecitate dai profumi, ma anche l'occhio vuole la sua parte. L'aspetto, quindi il colore, è il primo elemento che ci colpisce influenzandoci nella percezione del gusto.
Secondo alcune teorie ogni tinta possiede particolati vibrazioni energetiche che agiscono sull'inconscio influenzando l'umore. Vediamo in che modo.
Il rosso è il colore dell'energia, della passione, della sensualità. Stimola l'appetito ed il metabolismo, riattivando tutte le funzioni dell'ultimo tratto dell'intestino. Troppo rosso però può creare stati di ansia e di agitazione, quindi va usato in dosi appropriate.
Il blu ed il viola sono le tinte dell'equilibrio. I cibi che vanno dal viola all'indaco sono particolarmente ricchi di magnesio e di altri elementi fondamentali per le funzioni cerebrali. Sono considerati i migliori antidoti alla fame nervosa, svolgono una benefica azione sul sistema nervoso, sul cervello e sulle facoltà intellettive superiori.
Il giallo sembra essere il colore preferito dai golosi. Trasmette energia, allegria, senso di benessere, estroversione e lucidità cosciente.
Il verde è tipico delle verdure e degli ortaggi. Alimenti che hanno effetti depurativi del sangue, favoriscono il drenaggio linfatico ed irrobustiscono il sistema cardiocircolatorio. E' il colore della serenità e della natura. E' un sedativo del sistema nervoso, aiuta a combattere irritabilità, insonnia ed esaurimento.
Il nero crea mistero ed aumenta il senso del rischio non solo nei cibi. Ha una forte valenza erotica, nonostante il nero simbolicamente sia il colore che assorbe ed annulla l'energia. Negli ultimi anni i cibi di colore nero o comunque molto scuro sono stati riconosciuti come salutari. Un'équipe di scienziati giapponesi ha scoperto che i cibi scuri sono ricchi di antiossidanti utili a prevenire cancro, problemi cardiaci e menopausa precoce.
Infine il bianco: cibi simbolo sono riso e latte. Favorisce la concentrazione, aiuta a disintossicarsi. I cibi bianchi comunicano candore, semplicità ed eleganza.
Il mio colore preferito è il viola. Adoro mirtilli, prugne, uva. Non soffro di fame nervosa. Se non fosse per le facoltà intellettive superiori… potrei dire che la teoria è vera!
E voi che ne pensate sul potere terapeutico dei colori del cibo?
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