Ieri per la prima volta un migliaio di persone a Napoli e qualche centinaio di Salerno sono scese in piazza per protestare contro il governatore della Campania Vincenzo De Luca,
Una protesta che in alcuni momenti ha assunto toni violenti, per esempio l’assurda aggressione ad una troupe di TGSky 24 che stava documentando i fatti.
La rabbia delle persone, di quelle che lavorano e sbarcano il lunario è tanta, per la prima volta ho visto sui social persone tranquille e mature esasperate che annunciavano di raggiungere i manifestanti.
Per depotenziare l’effetto della protesta si è già iniziato a dire che ci sono elementi di Forza Nuova o dei Centri Sociali, o forse anche la Camorra che soffiano sul fuoco. Certo, ognuno fa il suo mestiere, ma forse il problema non è guardare gli effetti, quanto le cause, e cioè le istituzioni che lasciano spazio agli estremismi perchè non danno risposte concrete.
Non sappiamo che piega prenderà la situazione ora che effettivamente siamo in un punto di non ritorno, ma è certo che la rabbia è diffusa proprio fra quei ceti che normalmente non scendono in piazza a protestare e che molto probabilmente lo hanno votato per il bisogno di sicurezza.
De Luca non è responsabile dell’aggravamento della situazione italiana, ma lo è certamente della rabbia che è esplosa.
Lo è per il suo linguaggio divisivo, violento, parossistico, sarcastico, che ha assunto sin dall’inizio di questa vicenda, insultando le persone che vogliono vivere con il lavoro, colpevolizzando comportamenti assolutamente normali come una festa di laurea, creando l’incubo di uno stato di polizia con iperbole che hanno divertito la stampa che ci ha marciato ma che riflettevano una mentalità di padre padrone, l’interpretazione di uno stato etico che tale non è percepito dai più viste le numerose vicende giudiziarie che interessano lui stesso e molti suoi fedelissimi.
De Luca ha fatto arrabbiare le persone perché prima ha chiuso tutto, vietando persino il delivery, unica regione al mondo, poi ha dato il via libera alla movida e a tutte le attività in vista della campagna elettorale.
Ha insultato i pasticcieri invitando le persone a fare la pastiera a casa, ha chiuso per la prima volta dopo tre secoli i forni delle pizzerie lasciando accesi quelli dei panettieri e favorendo l’industria delle pizze congelate.
Insomma, è andato oltre.
De Luca ha fatto arrabbiare la gente per le continue ordinanze, oltre 80 in sei mesi, con continue correzioni di rotta, lasciando la gente che deve lavorare nella completa confusione, mettendola in condizione di lottare contro una burocrazia ottusa e inefficiente qual è quella italiana con una declinazione particolare in Campania dove si è arrivati a prescrivere la quarantena a un giornalista per un articolo di giornale.
De Luca ha fatto arrabbiare perchè ha fatto di tutta un’erba un fascio, perchè un ristorante storico come Umberto a Chiaia non può essere equiparato allo scandalo dei baretti che stanno a soli cento metri.
Ma purtroppo, sembra incredibile nel 2020, una certa sinistra combatte ancora la sua lotta di classe contro i ristoratori vissuti come evasori fiscali come ha dimostrato la battuta bestiale di Bersani di ieri. Una sinistra che ignora che questo settore è uno dei più controllati d’Italia, dei più vessati per le scadenze fiscale, l’unico che da lavoro ai giovani e paga i piccoli produttori agricoli. Il punto finale di una filiera economica virtuosa che la politica sta distruggendo perchè cresce senza bisogno della politica.
De Luca ha fatto arrabbiare perché le sue ordinanze confuse con divieti contradditori (oggi un campano può andare a Roma ma non passare da una provincia all’altra), i suoi toni minacciosi, colpiscono solo la parte più debole della popolazione, quella che non ha voce in capitolo, quella che vive con gli incassi alla giornata, costretta a versare ancora a ottobre l’Iva senza sospendere le tasse.
De Luca ha fatto arrabbiare perchè molta gente crede che vuole chiudere adesso per consentire di fare comunque Luci d’Artista nella sua Salerno a dicembre.
De Luca ha fatto arrabbiare perchè non accetta contraddittorio, comunica come Kim Jong-un.
De Luca ha fatto arrabbiare perchè colpisce l’anima della Regione Campania, quella che brulica nelle strada, della musica, del cibo e della voglia di vivere che lui colpevolizza.
Nesssuno nega che la situazione sia adesso difficile. Ma come ci si è arrivati? Chi ha avuto la responsabilità della Sanità negli ultimi cinque anni? De Luca che ha avocato a se stesso la gestione di questo settore decisivo.
Chi ha dato via libera tutti in vista della campagna elettorale?
De Luca ci ha salvato, scrivevano i suoi scherani sui social. Bene, se la Campania oggi deve chiudere per prima vuol dire che è la più fragile, la più impreparata, la più debole di fronte all’espandersi del virus. E da chi è stata governata negli ultimi cinque anni?
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