di Enrico Malgi
Vincenzo Mercurio: in ogni campo esistono personalità forti e predestinate, che si caricano di problematiche di carattere collettivo per lo sviluppo del territorio in cui operano, mettendo a disposizione le loro capacità professionali, le conoscenze e le competenze senza perseguire scopi utilitaristici o puramente personali. Queste figure integerrime, di cui posso vantare molteplici frequentazioni, le definisco “risorse territoriali” che fanno soltanto del bene al comprensorio di appartenenza, e non solo, e ne rappresentano una fortuna, perché con il loro disinteressato ma determinante contributo li accompagnano verso una sicura, sistematica ed esponenziale crescita.
Vincenzo Mercurio, affermatoenologo stabiese, è proprio uno di questi personaggi di rilievo che si spende per il bene della comunità. In tutta Italia segue con scrupolo, attenzione e competenza una ventina di aziende vitivinicole, che ha associato sotto il progetto delle “Le Ali di Mercurio”. A tutte garantisce in egual misura incontri programmati, serate di degustazione dei vini e partecipazione e condivisione alle problematiche di carattere sociale.
Non contento di questo, Vincenzo ha proposto un nuovo ed interessante progetto che presenterà al prossimo Vinitaly: L’Accademia delle Ali di Mercurio. Si tratta di un percorso didattico pensato proprio per gli artigiani del vino, cioè quelle persone che hanno in comune una forte passione enologica ed intendono occuparsi in prima persona di tutte le operazioni fondamentali della vinificazione. Si badi bene, questo non è un tragitto che vuole sostituire i corsi e le possibilità di formazione che già esistono sul territorio, ma cercare soltanto di integrarli sotto l’aspetto pratico e connotarli di una chiara e specifica filosofia: “Rispetto del vitigno, del territorio e della cultura locale”. Ed in questo va sempre salvaguardata l’identità territoriale del vino prodotto, del vitigno ed il carattere artigianale. Attraverso questi corsi si tende a condividere il metodo specifico e porsi alcuni importanti obiettivi: ridurre ossidazioni, riduzioni, inquinamenti batterici, contaminazioni incrociate, invecchiamento precoce del vino in bottiglia e tante altre insidie che minano il lavoro dei produttori. Perché il problema fondamentale da risolvere è proprio questo: gli artigiani del vino quasi sempre non possiedono cognizioni specifiche e spesso sono lasciati soli con i loro problemi da risolvere quando è assente la figura del consulente enologico. La lodevole iniziativa di Vincenzo Mercurio vuole proprio colmare questa lacuna, assicurando una più stretta e concreta collaborazione con i piccoli ed inesperti produttori per un costante miglioramento del prodotto vinicolo.
Vincenzo Mercurio sarà presente al prossimo Vinitaly di Verona presso l’Area D, stand C4-D4, per approfondire il percorso progettuale.
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