di Enrico Malgi
Devo proporre a Nicola Campanile di assegnare un premio speciale nell’ambito della manifestazione di Radici del Sud a tutte quelle aziende che nel corso degli anni si sono particolarmente distinte per la loro costante partecipazione e per aver conseguito molteplici vittorie. I Produttori Vini Manduria sicuramente entreranno di diritto in questa classifica, avendone tutti i requisiti. Una produzione spesso vincente, frutto di una capillare organizzazione cooperativistica che mette in campo grandi numeri e significative risorse: quattrocento soci, mille ettari vitati e circa un milione di bottiglie di vino prodotte ogni anno. In più il Consorzio è sempre attento alle tematiche sociali locali, favorendo importanti iniziative quali mostre, concerti, presentazione di libri, pubblicazione di un periodico aziendale, sostegno alla biblioteca comunale e la partecipazione e la promozione al Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria. Senza dimenticare poi la creazione del Museo della Civiltà del Vino Primitivo.
Per quanto riguarda la partecipazione ed i premi conseguiti a Radici del Sud, senza andare troppo a ritroso nel tempo basti rilevare i dati degli ultimi due anni. Nel 2016 lo spumante Leggiadro Brut Rosé Metodo Classico Negroamaro Salento Igp 2013 si è piazzato al primo posto assoluto nella sua categoria di appartenenza, così come hanno sancito i giudici dei Buyers ed in seconda posizione ex aequo, come certificato dalla giuria dei Giornalisti. Mentre per il 2017 c’è stato un ulteriore incremento: la seconda piazza ex aequo per lo spumante Leggiadro 2015 da parte della giuria dei Wine Writers e la prima posizione assoluta per l’etichetta Sonetto Primitivo di Manduria Dop Riserva 2013, come decretato dalla giuria dei Wine Buyers.
Il Leggiadro è stato confezionato con negroamaro in purezza. Rifermentazione in bottiglia, con affinamento sui lieviti per due anni prima della sboccatura. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo in enoteca di appena 14,00 euro.
Ormai si è capito che tra i tanti vitigni autoctoni impiegati per la spumantizzazione il negroamaro, che già per sé si dimostra molto versatile, è uno di quelli più adatti, potendo contare su due parametri fondamentali: l’ottima acidità e la relativa assenza di spigolosità tannica. Nel caso specifico, poi, il contatto pellicolare per estrarre il colore è stato molto rapido, per cui è segnato da un rosa cipolla pallido e delicato, che fa quasi tenerezza. Perlage fine, soffice ed elegante. Bouquet intrigante e stuzzicante, in cui emergono sentori di sottobosco, di ciliegie, di rabarbaro, di glicine, di timo e di crosta di pane. Con queste premesse, in bocca arriva un sorso fragrante, fresco, voluttuoso, cremoso, sapido e morbido. Retroaroma persistente ed appagante. Aperitivo, cruditè di pesce, molluschi e burrata in abbinamento.
Il Sonetto Primitivo di Manduria Riserva 2013 è stato affinato per due anni in barriques di rovere francese e poi elevato in boccia per sei mesi. Il tenore alcolico raggiunge i quindici gradi. Il prezzo finale è di 26,00 euro.
Colore rubino, quasi granato. Al naso netti profumi di uva passa e di confettura di mirtilli e di ribes nero. E poi gradevoli sensazioni olfattive di fragola, di funghi e di liquirizia, associate a respiri sapidi, balsamici, mentolati, tabaccosi, vanigliati e tostati. In appresso si evidenziano anche proposizioni speziate di noce moscata, di pepe nero e di cannella e sussurri di goudron. L’impatto del sorso sulla lingua rileva subito caldi estratti di alcolicità, contrastati subito da una lama di propositiva acidità, che permea tutto il cavo orale di una ventilata freschezza. E’ questa la vera forza di questo vino, che riesce ad essere anche morbido per la nobile e latente impalcatura tannica. Non si tratta, quindi, di un “vinone” che mette in mostra i suoi potenti muscoli, anzi al contrario è un vino “bevibile”, ammansito, seducente, elegante ed affidabile, che accarezza il palato. Slancio finale armonico e persistente. Da preferire su piatti di pasta al sugo, carne alla brace e pecorino stagionato.
Sede a Manduria (Ta) – Via Fabio Massimo, 19
Tel. 099 9735332 – 099 9738840 – Fax 099 9701021
info@cpvini.com – www.cpvini.com
Enologo: Leonardo Pinto
Ettari vitati: 1.000 – bottiglie prodotte: 1.000.000
Vitigni: primitivo, negroamaro, malvasia nera e bianca, fiano e verdeca