Lasciarsi travolgere dalle idee, volontà e determinazione di Marilena Aufiero è scelta assai saggia. Assieme a lei si riconosce tangibile la passione pura e terrena per la vigna e per il vino, senza mezzi termini e senza mai risparmiarsi. Laureata in giurisprudenza, ha cominciato la sua carriera in uno studio legale ma un giorno tutto è cambiato. Il padre Raffaele Aufiero e la mamma Carmela Cecere avviarono nel 2006 l’azienda Bambinuto sulla scia della tradizione familiare. In seguito, dopo un paio d’anni di attività, dopo le prime esitazioni, Marilena decise che era quello che voleva fare.
Quando l’abbiamo incontrata assieme all’enologo aziendale Antonio Pesce, era un fiume in piena di nuovi progetti: alcuni già avviati, altri realizzati e molti ancora da svolgere.
Nuovi macchinari sono entrati in cantina e, assieme al lavoro accurato, hanno incrementato certamente la qualità. Troviamo, infatti, provando le nuova annata 2011, un tocco di eleganza maggiore, forte aderenza al territorio e grande sostanza con le due corazzate aziendali: il Greco di Tufo Picoli e il Greco di Tufo base. C’è da arricchirsi vedendo la gioia negli occhi di Marilena quando descrive i nuovi impianti di aglianico e falanghina: Circa 2 ettari già in conversione a biologico che saranno produttivi da questa prossima vendemmia, ognuno con nuovi pali di castagno e impianti perfettamente curati. Nota personale: abbiamo trovato davvero molto molto rinfrescante ed appagante La Falanghina 2011. Sfiorate nel racconto varie bottiglie ce n’è una cui vogliamo dedicarci, non solo per brama giornalistica di ciarlare di una nuova produzione ma perché è un bicchiere davvero molto entusiasmante e realizzato con cura a dir poco maniacale.
Il nuovo nato è il Passito Proditio 2010. Le uve di greco, raccolte a fine ottobre, sono appassite su graticci. L’affinamento è in legno su fecce per 7-8 mesi. Per questa bottiglia Marilena ha voluto rischiare e ha fatto sì che i lieviti autoctoni facessero il loro lavoro. Colore ambra luminosissimo e vivace, ha un bel naso di greco e questo già non ci pare poco. Complesso e verticale aggiunge alla mineralità e alla tipicità del vitigno anche classiche note di fichi secchi, uva passa e l’albicocca disidratata. La bocca è veramente la sua forza. Agile, opulento, caldo e giustamente rinfrescato da una buona spinta acida che gli regala lo slancio necessario per rimanere molto lungo e al contempo pulito. Un ultimo consiglio: andate a trovare Marilena in cantina e non lasciatela finché, dopo tutta l’ottima gamma, non avrete provato anche il distillato di mela cotogna e greco. Andrete via appagati nel gusto e nello spirito.
Questa Scheda è di Sara Marte
La Cantina Bambinuto è in via Cerro, 21 a Santa Paolina in provincia di Avellino. Tel. 0825 964634. Email: info@cantinabambinuto.com. Sito: www.cantinabambinuto.com Ettari: 4. Enologo: Antonio Pesce. Uve: aglianico, falanghina, fiano e greco.
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