GUASTAFERRO
Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 10 a 15 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Più bevo e più mi convinco della opportunità offerta dalla 2004, millesimo inizialmente decisamente sottovalutato, me per primo, soprattutto per la poco convicente prestazione di molti bianchi. Poi, come sempre succede, scopriamo che origini regola ha la sua eccezione e che chi ha lavorato di buzzo buono molte soddisfazioni è sicuramente in gradi di togliersele.
Con i rossi secondo me è successo che la natura ha riequilibrato la pericolosa china legnosa e marmellatosa avviata nel 1998, in parole povere la natura ha smagrito quello che in cantiva si incicciava. Sia come sia, progetto enologico o casualità, i 2004 secondo me costituiscono i migliori affari da mettere a segno sul mercato, non solo perché è possibile spuntare prezzi molto vantaggiosi per il consumatore rispetto a quelli ufficiali delle aziende, ma anche per la sicura longevità dettata dalle alte acidità.
Di Guastaferro abbiamo già citato il 2003, questo lo abbiamo provato alle Cinque Porte di Penta dove era in offerta promozionale. Per curiosità siamo andati a vedere poi sulla Guida ai Vini dell’Irpinia la situazione e abbiamo beccato un gradimento a cinque stelle, subito dopo i vini del Cuore per capirci e in effetti abbiamo trovato la conferma del nostro orientamento.
Si tratta di un Taurasi assolutamente dinamico e in linea con le cose che andiamo suggerendo, ossia la necessità di mettere al primo posto l’abbinablità, non mortificare l’acidità, contenere il legno il più possibile per dare spazio alla frutta espressa in maniera natura e non concentrata. Lo stile abbastanza austero di Raffaele, aiutato da Carmine Valentino, rende in effetti leggibile la difficoltà dell’annata con la presenza di alcune note immature e sopratutto con un corpo giusto giusto.
La situazione, dicevamo, è risolta molto bene dall’aver avuto l’acidità come bussola di riferimento e questa scelta rende veloce e piacevole il vino in bocca e decisamente efficace quando lo si prova in accoppiamento con il cibo.
La bottiglia si beve grazie a queste sue qualità, non è certo quel che si dice un Taurasi monumentale, ma ha le cose al punto giusto per trasformarsi nel bicchiere della convivialità e del giusto rapporto che è necessario avere con il rosso irpino.
Sede a Taurasi, via Gramsci 2
Tel. e fax 39244
Email: emilio.guastaferro@libero.it
Enologi: Raffaele Guastaferro e Carmine Valentino
Bottiglie prodotte: 40.000
Ettari: 7 di proprietà
Vitigni: aglianico
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