CANTINA POLVANERA
Uva: Primitivo
Fascia di prezzo: 25,00-28,0 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: Acciaio
Vista 5/5 – Naso 27/30 – Palato 27/30 – Non omologazione 31/35
E la partita continua, senza un attimo di respiro. Il risultato è in bilico ed è ancora inchiodato sulla parità. Ecco che la palla è di nuovo fra i piedi dei Gioiesi, che imbastiscono una nuova manovra d’attacco contro i Manduriani, che oppongono una strenua difesa. Come andrà a finire? Chi vincerà? Purtroppo, questo nessuno lo può sapere. Probabilmente la sfida tra i gialloneri di Gioia del Colle ed i biancoverdi di Manduria è destinata a non concludersi mai e senza vinti, né vincitori. O meglio, diciamo che a vincere è sempre e comunque il Primitivo, nella sua duplice veste territoriale: quello di Manduria e quello di Gioia del Colle, appunto. La competizione tra le due cittadine pugliesi fortunatamente non raggiunge mai toni esasperati, ma certamente si discute molto sulla bontà dei singoli areali. Ma, come dicevo prima, diventa oltremodo difficile assegnare la vittoria ad un vincitore.
Questa volta a salire alla ribalta è il Primitivo di Gioia del Colle della Cantina Polvanera. Una giovane azienda condotta sapientemente da Filippo Cassano, che dal 2003 ha saputo sviluppare un progetto ambizioso, sulla falsariga di una lunga tradizione familiare. Egli ha acquistato e restaurato una storica masseria del XIX secolo, facendone il proprio trampolino di lancio per la produzione di vini di elevata qualità e, stando ai risultati fin qui conseguiti, riuscendoci pienamente. L’etimo Polvanera deriva dal caratteristico colore scuro dei terreni che circondano la masseria, all’interno della quale è stata ricavata una funzionale cantina sotterranea, scavata direttamente nella roccia. Qui la temperatura e l’umidità si mantengono costanti per tutto l’anno e questo favorisce la maturazione, l’affinamento e la conservazione dei vini aziendali. Anche qui, poi, si pratica un’agricoltura prettamente biologica e poco invasiva, come ormai succede dappertutto in Puglia, per garantire un prodotto finale naturale e genuino.
E veniamo adesso a parlare di questo Primitivo 17 (il numero 17 si riferisce alla gradazione alcolica media) Gioia del Colle Doc 2009 Vigneto Montovella. Questo vino è stato premiato con i Tre Bicchieri 2013 e/o come Vino Slow pugliese, sempre per il 2013. Il vitigno, coltivato ad alberelli vecchi di 60 anni, è stato allevato su un terreno calcareo-argilloso posto in alta collina. Dopo la fermentazione, la macerazione si è protratta per quattro settimane e poi il vino è stato messo in contenitori di acciaio inox per diciotto mesi a maturare ed ha finito l’elevazione in bottiglia per un altro anno. L’alcolicità arriva a 16,5° C, quasi 17.
Alla vista, l’effetto cromatico evidenzia un colore rubino scuro, con brillanti riflessi luminosi. Il bouquet è ricco di memorie fruttate, floreali e vegetali, che rimandano a sensazioni piacevoli di prugne, marasche, ribes, lamponi, viole, rose, foglie di tè e timo e impreziosite poi da nuances di liquirizia, pepe rosa e muschio. L’attacco in bocca è ovviamente caldo e pervasivo, ma l’elevata acidità consente al palato di respirare normalmente. L’input che ricevo sulle papille mi consente di fare precise valutazioni degustative. Trovo che il vino sia potente ed austero, ma possiede anche un tratto elegante ed equilibrato, strutturato e corposo, ma è anche morbido e già levigato nei tannini. E poi è polposo, ha finezza, sapore, persistenza, dinamicità, volume, uno sviluppo ritmato ed arioso di venature balsamiche ed una lunghezza interminabile ed impressionante, che appaga totalmente la beva. Insomma è un vino strepitoso, longevo e caratteriale e che riflette fedelmente il territorio di appartenenza. Lo accosto volentieri in abbinamento a piatti saporiti ed importanti, come il brasato, la cacciagione, la selvaggina e formaggi stagionati. Prosit!
Questa scheda è di Enrico Malgi
Sede a Gioia del Colle (BA) – Strada Vicinale Lamie Marchesana 601
Tel. 080 758900 – Fax 080 761804
info@cantinepolvanera.it – www.cantinepolvanera.it
Enologo: Filippo Cassano
Ettari vitati: 25 + 15 in affitto
Bottiglie prodotte: 200.000
Vitigni: Primitivo, Aleatico, Aglianico, Minutolo, Falanghina e Moscato
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