Il presepe ha una forza evocativa enorme: il pastore ferma l'attimo cruciale nel suo simbolismo fermo e al tempo stesso attuale.
In questa scenetta del presepe degi chef pensato da Maurizio Cortese e presentato ieri, uno dei cani di Don Alfonso fa i suoi bisogni sulle scarpe rosso pomodoro di Vissani.
Il richiamo a un famoso battibecco, quando Vissani disse che lui odiava il pomodoro in cucina e Alfonso, in puro stile edoardiano, gli rispose
“Gianfranco, il pomodoro è come la cultura. O ce l'hai o non ce l'hai”.