di Marina Betto
L’azienda marchigiana Velenosi propone un brindisi alle nuove annate e all’autunno che si apre a Roma con giornate luminose e calde. L’aperitivo al ristorante Pipero viene accompagnato con un calice di Gran Cuvèe Velenosi 2011 Metodo Classico, una bollicina a base Chardonnay e Pinot nero che fa subito punto per freschezza e armonia.
“I vini di Velenosi sono riconoscibili e molto apprezzati in Italia e all’estero ma quando si parla di Piceno di cui sono rappresentanti le cose si complicano” sentenzia non senza dispiacere Angela Velenosi che da 38 anni si occupa dell’azienda.” Mi piacerebbe che il nostro territorio marchigiano fosse maggiormente noto al pubblico e non smetterò mai di far conoscere questi vini, raccontarli, collocarli insieme ai miei figli che oggi collaborano con me. L’Italia non è solo Barolo e Brunello, ci sono molteplici realtà che faticano a farsi riconoscere e la mia missione è raccontare il mio territorio distribuendo il mio vino in 52 paesi nel mondo compreso il Congo.” Le Marche con i 180 km. di costa, gli Appennini alle spalle e i Balcani difronte da cui spirano i venti freddi che si insinuano verso le valli dei fiumi disposti a pettine, nessuna pianura ma solo colline, sono il territorio perfetto per la viticoltura soprattutto dei bianchi che grazie all’escursione termica diventano longevi. Ne è un esempio il RèveOffida d.o.c.g. Pecorino 2020 dal grande profumo di fiori bianchi ed erbe, ampio, potente, un vino del territorio che si vende molto bene, nato come Chardonnay barricato in un periodo in cui questa era la moda. Dal 2007 prende il nome di Rève ed è costituito solo dal vitigno Pecorino tipico della zona di Arquata del Tronto, un bianco importante in grado di sostenere piatti anche affumicati e sostanziosi.
Roggio del Filare 2009 e Roggio del Filare 2019 (70% Montepulciano D’Abruzzo e 30% Sangiovese) sono due vini diversi troppo giovane la nuova annata diventa un vino di corpo, vellutato e intenso nella 2009 in cui il nome Roggio che prende spunto da una poesia del Pascoli e significa rosso raggio assume proprio questo significato, intenso, indelebile raffigurato anche da un solco nello stesso vetro della bottiglia.
Il Montepulciano D’Abruzzo scorre nelle vene di Angela Velenosi, vitigno rustico, indomabile ma generoso esercita un fascino particolare proprio per queste caratteristiche che possono essere plasmate dal viticoltore che può mettere in evidenza una o tutte queste caratteristiche. La 2009 del Roggio del Filare è odore intenso di erbe e frutta, spezie sospese tra le ciliegie sotto spirito e lieve medicinale, astringente e dal tannino levigato.
Ninfa 2020 è un vino nato da pochi anni, costituito da un blend di Montepulciano, Cabernet, Merlot e Syrah
ha avuto subito un grande consenso per la sua immediatezza e versatilità, sentori riconoscibilissimi di mirtillo, ciliegie, cipria ed erbe aromatiche, freschezza e pienezza nel sorso.
Ludi Offida d.o.c.g Rosso 2019 è un blend di Montepulciano 85%, Cabernet Sauvignon e Merlot vinificato in acciaio e dopo la fermentazione posto in barrique nuove per 18/24 mesi. Porta in etichetta i satiri danzanti di Matisse che rappresentano appunto la leggiadria e gli accenti ritmici di questo vino agile in bocca ma incisivo.
Montepulciano D’Abruzzo d.o.c.g. Verso Sera Colline Teramane 2020 è caratterizzato da note verdi delicate, ha polpa e molto equilibrio ma è soprattutto frutto con sentori speziati, fermentato in cemento e invecchiato in rovere. Piacevole può essere vino quotidiano e di gran classe. In etichetta sono rappresentate le forbici del viticoltore a rappresentare il taglio con cui si decide la qualità dell’uva, lo stesso taglio che ognuno di noi applica alla propria vita per costituirsi momenti di personale benessere.
Lacrima di Morro D’Alba Querciantica 2021 un bouquet floreale che riporta chiari i profumi della violetta, della rosa e del geranio; in bocca la morbidezza si mescola alla struttura tannica marcandone la piacevolezza.
Visciola Selezione un vino antico composto da vitigno Lacrima di Morro d’Alba mescolato a sciroppo di zucchero e visciole è un vino da dessert ma che può trovare applicazione anche nella mixology.
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