Il menù con il quale Roberto Allocca ha trionfato ieri può dirsi di grande linearità. Ingredienti tutto sommato poveri presentati attingendo a una tavolozza di colori in perfetta atmosfera autunnale.
I tre piatti, illustrati con il consueto sorriso sulle labbra del giovane campano, hanno mostrato la mano sicura con la quale già alle semifinali, quelle svoltesi in Campania, Allocca aveva convinto. La terra campana parla tramite di essi squadernando un registro di terra. Eccole qui, allora, le immagini delle preparazioni con le quali lo chef, oggi a Casa del Nonno 13, ha messo d’accordo la giuria di esperti ieri presente alla performance di Luigi Cremona al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Un primo piatto dimesso e di grande eleganza. Delicato al gusto ed estremamente curato nella presentazione con accostamento di nuances della terra davvero gentile.
Scelta classica quella del maialino con la mela annurca. E poi un intramontabile: il friariello, che, con il suo amarognolo e piccantino, bilanciava ad arte il dolce complessivo del piatto. Un piatto “in discesa” per un interprete della materia prima campana come Allocca, ma assolutamente impeccabile nella esecuzione. Perfetto nelle cotture e giochi di consistenze.
Passeggiata campana: dopo il coniglio che fa pensare a Ischia e alle isole; il grano arso che strizza l’occhio ai granai delle terre più interne come l’alta Irpinia; i friarielli per il napoletano più verace e la mela annurca per il casertano; Alloca dà il colpo di grazia con il beneventano: lo Strega, liquore accostato a una mousse fitta e golosa rinfrescata dalla coulis di cachi che regala un colpo d’occhio formidabile. Ed è vittoria!
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