Mulino Caputo celebra il centenario con una mostra d’arte contemporanea e premia gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli
Sostenere la crescita artistica degli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli, stimolare un dialogo proficuo tra le imprese e la creatività artistica, seguendo la tradizione del mecenatismo industriale italiano, e promuovere la collaborazione tra istituzioni culturali e aziendali per la valorizzazione dell’arte, creando nuove opportunità di scambio e di crescita reciproca.
Questo lo scenario in cui si inserisce il Premio Caputo, l’iniziativa nata nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’azienda Mulino Caputo, fondata nel 1924 e rinomata a livello internazionale per la produzione di farine di alta qualità, affermando il suo impegno a promuovere l’arte e il talento delle nuove generazioni.
Ideato da Valore Italia con Mulino Caputo, in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti, Fondazione Banco di Napoli e Accademia di Belle Arti di Napoli, il Premio Caputo, alla sua prima edizione, ha visto la partecipazione degli studenti e ai neodiplomati dell’Accademia stessa che si sono confrontati sul tema Arte e Cibo attraverso varie discipline artistiche: dalla scultura alla pittura, dai video alla fotografia fino alle tecniche extramediali e alle installazioni.
Al centro delle opere dei giovani artisti la realtà di Mulino Caputo e i caratteristici “Vasci” napoletani, le abitazioni poste al piano terra dei grandi palazzi antichi dove ancora oggi si cucinano i piatti tradizionali da strada. L’obiettivo è quello di restituire l’estetica e la poetica di una cucina collettiva radicata in una storia millenaria, in linea con la visione ed i valori fondanti dell’arte bianca di Mulino Caputo.
“La nostra famiglia ha deciso di istituire questo Premio perché la gastronomia rappresenta una componente essenziale del nostro patrimonio storico e culturale. Il Premio Caputo ha intrapreso un viaggio insieme ai giovani partecipanti, seguendo le orme dei nostri prodotti, chef, pizzaioli e pasticceri, che hanno portato nel mondo il modo di fare cucina napoletano. Solo i giovani, con la loro arte, con il loro sguardo pulito, innovativo, che sa comunicare agli altri giovani, possono rappresentare tutto questo e ciò che è davvero Napoli, città ricca di sfumature che meritano di essere raccontate. Oggi, grazie a queste opere, il nostro sogno si è realizzato. I giovani artisti hanno compiuto qualcosa di straordinario: Napoli è e deve rimanere un vulcano di idee, cultura ed emozioni, espressioni di vera qualità”, dichiara Antimo Caputo, Amministratore Delegato di Mulino Caputo.
Nell’ambito della conferenza stampa odierna, presso la sede della Fondazione Banco di Napoli, è stata inaugurata la mostra realizzata dagli studenti e dai neodiplomati dell’Accademia, composta da tutte le opere in gara, e sono stati annunciati i tre vincitori del Premio – selezionati da una qualificata giuria di esperti – ai quali è stato assegnato un riconoscimento in denaro, pari a 3000 euro ciascuno, volto a sostenere il percorso di studi dei ragazzi o della loro carriera artistica.
Ad aggiudicarsi la prima edizione del Premio Caputo il collettivo Error 207 con “Eco”, opera che traduce nella sua rappresentazione tecnica e nel linguaggio artistico l’attenzione di Mulino Caputo verso le tematiche di sostenibilità ambientale, di responsabilità verso il territorio in armonia con le nuove scoperte tecnologiche e scientifiche, Biagio Salvati con “Sacro Caputo”, per avere sacralizzato ed eternizzato la Spiga come reliquia ed essenza dell’identità aziendale di Mulino Caputo e Luyao Wang con “La pizza della mamma”, per la capacità dell’opera di esprimere in modo toccante e innovativo l’universalità del legame affettivo e familiare attraverso il cibo, la pizza, come valore di icona internazionale.
Premiata con una menzione speciale anche Ylenia Rongo con “Scannerizzami”, per avere sottolineato con forza la responsabilità sociale dell’artista di imporre all’attenzione del pubblico le aberrazioni del nostro tempo.
Mulino Caputo incarna da sempre i valori di tradizione, innovazione e responsabilità sociale e la mostra, a cura di Olga Scotto di Vettimo, Docente dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, rappresenta una preziosa opportunità per i giovani artisti che hanno la possibilità di esporre le loro opere in un luogo di eccezionale valore culturale, riconosciuto a livello internazionale. Dal 25 ottobre al 25 novembre 2024 sarà possibile ammirare le 28 opere che hanno preso parte al Premio presso le sale dell’Archivio Storico della Fondazione Banco di Napoli, in linea con lo spirito del Premio stesso: favorire uno scambio proficuo fra cultura aziendale e creatività artistica.
“Esiste un’affinità fondamentale tra l’opera d’arte e l’atto di resistenza, affermava il filosofo francese Gilles Deleuze. Pertanto l’investimento nell’arte e nella formazione artistica rappresenta un’occasione per opporre resistenza all’effimero, producendo ricerca e contribuendo a costruire etici e sostenibili scenari futuri. Tali finalità emergono con evidenza nelle motivazioni che sottendono la scelta del Mulino Caputo di dare avvio, in occasione delle celebrazioni dei 100 anni dell’azienda, a una collezione d’arte attraverso l’istituzione del Premio. I 28 partecipanti, dopo un percorso di approfondimento sul tema Arte e Cibo e sostenuti da un co-finanziamento del Mulino Caputo, hanno realizzato opere che restituiscono storie personali e vissuti collettivi, espressione di passione, affetti, memorie e cultura delle tradizioni”, afferma Olga Scotto di Vettimo, docente dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e curatrice della mostra
Terminato il periodo espositivo le opere andranno a costituire il primo nucleo della collezione aziendale di Mulino Caputo Caputo-Art, all’interno del nuovo stabilimento a Ripalimosani, in Molise. Tale sede potrà accogliere sia la nuova collezione d’arte contemporanea che gli archivi storici aziendali, inserendosi nel circuito nazionale dell’Associazione Museimpresa di Assolombarda e Confindustria; un traguardo significativo che conferma l’impegno dell’azienda campana nel sostenere le nuove generazioni e valorizzare la creatività.
Proprio il rapporto tra l’impresa e i territori di radicamento rafforza la speciale sensibilità per tutte le dimensioni della sostenibilità, ambientale, sociale ed economica. Le scelte di Mulino Caputo, tra memoria e innovazione, si iscrivono proprio in questo contesto: un rapporto con la cultura che vada oltre i confini tradizionali del mecenatismo, del sostegno alle iniziative di uomini e donne attivi nei vari contesti creativi e che si trasformi in un’idea di cultura sempre più ampia, legata alla società, al benessere, alla qualità della vita e della salute.
“Le scelte del Mulino Caputo, tra memoria e innovazione, si iscrivono nel contesto dei valori della ‘cultura politecnica’ che connota le migliori imprese italiane, con la capacità di legare saperi umanistici e conoscenze scientifiche e di farne un vero e proprio asset di identità e di competitività. Il rapporto con la cultura, oltre i meritori confini del mecenatismo, del sostegno alle iniziative di uomini e donne attivi nei vari contesti creativi, non può non investire tutti gli aspetti di un’idea più ampia di cultura, legata alla società, al benessere e alla qualità della vita e della salute, alla scienza e al lavoro. Nella consapevolezza che proprio nella stagione del predominio della “economia della conoscenza” un’impresa deve essere attore sociale positivo del cambiamento, interprete di una nuova e migliore cultura della responsabilità per un’economia circolare, civile e sostenibile”, evidenzia Antonio Calabrò, Presidente Museimpresa.
Il Premio Caputo rappresenta quindi un progetto che non solo valorizza l’azienda da un punto di vista artistico e imprenditoriale, ma ribadisce il suo profondo impegno verso la cultura e il sostegno alle nuove generazioni, esempio di come l’innovazione tecnologica, la sostenibilità ambientale, la finanza e l’arte, se messe in connessione, siano capaci di attivare nuove energie produttive, creative e sociali destinate a generare un impatto positivo sul territorio.
“Siamo molto orgogliosi, come Valore Italia, di aver riunito, per la celebrazione dei 100 anni di Mulino Caputo, grandi istituzioni pubbliche e private, attive nell’ambito dell’alta formazione, della cultura e della promozione economica, quali Accademia di Belle Arti di Napoli, Fondazione Banco di Napoli, Cassa Depositi e Prestiti e Museimpresa a cui rivolgo il più sentito riconoscimento. Il Premio Caputo è un segnale forte che dà sostegno e fiducia ai giovani artisti e dimostra la sensibilità e l’amore per la città di Napoli e per la sua crescita sociale e culturale”, dichiara Salvatore Amura, Amministratore Delegato di Valore Italia.
Attraverso questa iniziativa, Mulino Caputo si consolida come un’impresa che non può non essere attrice sociale positiva del cambiamento, interprete di una nuova e migliore cultura della responsabilità per un’economia circolare, civile e, appunto, sostenibile.
Parallelamente all’avvio del progetto, verrà presentata la candidatura per l’emissione di un francobollo dedicato alle celebrazioni del centenario.
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