– del Guardiano del Faro –
Signore e Signori , dopo il grande successo de “ L’uomo che sussurrava ai cavalli “ e “ L’uomo che fissava le capre “ , ecco un nuovo grande successo sul grande schermo “ L’uomo che parlava alle lepri” .
Antefatto
Buongiorno Gianni, tutto bene? Ok, ascolta, si voleva organizzare un pranzo da te con i vini di Leroy e qualche piatto stagionale di territorio.
Va bene, vediamo cosa riesco di trovare di selvaggina, oltre alle cose abituali mi piacerebbe trovare roba selvatica a due zampe, e magari anche una belle lepre.
Va bene Gianni, però tieni in conto anche qualche piatto vegetale perché c’è uno della compagnia che non mangia tutte le carni, quindi pensa anche a una fonduta con tartufo bianco e un risottino come si fa dalle tue parti.
…non c’è problema, però, che carni non mangia questo vostro amico, tanto per regolarmi.
… guarda, il maiale so che va bene, quello lo mangia, però per esempio, agnelli , capretti, lepri e conigli gli fanno impressione, lui dice che non vuole più mangiare gli animali con cui parla…
…ah… , lui parla alle lepri ?
… mah, cosa ti devo dire…
… forse gli fischia, ma parlargli…scusa Roberto, ma che personaggio mi devo aspettare ?
… guarda, io so che va in giro in Aston Martin a distribuire uova di gallina allevate a latte di bufala di RivaBianca in biberon e coppette di Krug, il base però..
… ah, il base, va bene, ok, allora è uno normale. Cosa ti devo dire , venite e che Dio ce la mandi buona.
La storia è vecchia, d’estate per le rane , in primavera per le primizie dell’orto, d’autunno e d’inverno per la panissa vercellese , per la selvaggina e per una bella boccata di nebbia. Invece no , fa bello, fa quasi caldo, quasi fastidioso, e allora via in didascalico, se è vero come è vero che il più grande naso che io conosca, certo Fabrizio Nobili da Meda, uomo in grado di beccare alla cieca anche il numero di zoccolo del cavallo della DRC solo tentando di infilare il naso in semplice INAO mi ha consegnato questo invece del richiesto profilo di tutti i vini assaggiati, lasciandomi così in balia delle follie della mia fidanzata virtuale.
E allora vista sta roba ho deciso di andare via dritto in didascalico, nonostante il dovuto rispetto al livello della cucina e dei vini stappati.
Sempre a me tocca ???
Però una cosa la posso fare, metterli almeno in sequenza secondo l’abbinamento stabilito un minito prima di sederci, quindi prima il menù:
Meursault Narvaux 1999, il miglior bianco della giornata, non è una sorpresa, ma è sempre bello avere conferme.
Mi spiego, cottura a bassa temperatura, farcitura precisa ma senza marinatura . Consistenza della carne anomala e salsa buonissima ma staccata dal resto.
La vena selvatica così è molto più evidente e non si fonde con l’ottima salsa.
Lungo questo film?
Sono d’accordo.
Colpa di Maffi, l’uomo che diceva di volergli solo parlare alle lepri ma poi se le è mangiate.
Ristorante Bivio
Regione Bivio – s.s. Biella – Vercelli
13030 Quinto Vercellese VC
Tel . 0161 274131
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