A marzo di quest’anno la pizza al taglio di Roma è arrivata a New York, nell’Upper East Side.
PQR vuol dire infatti Pizza Quadrata Romana e fa riferimento proprio alle teglie quadrate usate per la cottura in forno nonché ai tranci quadrati in cui viene tagliata la pizza più amata dai romani.
Protagonista di questa avventura newyorchese Angelo Iezzi, cioè colui che viene considerato il padre della ‘nuova’ pizza in teglia romana.
Come abbiamo raccontato più volte su questo sito, anche nel nostro articolo sulle migliori pizze al taglio della Capitale, Angelo Iezzi ben trent’anni fa ha iniziato per primo a ragionare su un modo diverso, più leggero e più sano di far lievitare questa tipologia di pizza così diffusa a Roma.
Per primo ha parlato di maturazione a freddo, di lunga lievitazione (ad essere precisi ben 96 ore di fermentazione, con 80 % di idratazione), di ricerca sulle farine più adatte. E soprattutto non si è fermato mai al successo della sua pizzeria, Angelo e Simonetta, aperta sulla Nomentana, insieme alla moglie. Il valore aggiunto del suo lavoro di sperimentazione è stato infatti quello di dedicarsi per un trentennio alla formazione di tanti giovani pizzaioli.
Ecco allora che, trascorsi i primi trent’anni, ha deciso di esportare a New York il suo stile di pizza romana in teglia: da un lato lavorazione a freddo dell’impasto e lunga lievitazione; dall’altro farciture – proprio come a Roma – con abbinamenti sia classici che più originali ma fatti tutti con ingredienti di qualità.
Per realizzare questa impresa (interessante e anche coraggiosa, perché qui a New York, la ‘slice’, la fetta di pizza è tutt’altro) si è messo in società con Fabio Casella, fratello di Ciro, il proprietario salernitano della pizzeria San Matteo, sempre nella stessa zona di New York. Ciro e Fabio, partiti entrambi da Salerno e vissuti nel Bronx, lavorano ormai nel settore della ristorazione qui nell’Upper East Side da quasi dieci anni e conoscono dunque molto bene la clientela.
Sono passati solo tre mesi dall’apertura, ma – ci raccontano Simone e Umberto che lavorano qui – c’è già un bel giro di turisti incuriositi e di newyorchesi che ritornano soddisfatti.
La pizza è molto ben lievitata, con base croccante e superficie più soffice, proprio come deve essere. E basta un rapido sguardo al bancone, per riconoscere immediatamente le farciture che si trovano anche nella sede di via Nomentana: da quella con pancetta e pepe rosa alla pizza con speck e funghi, oppure con porcini, mozzarella e prezzemolo fresco. Non c’è che l’imbarazzo della scelta, i gusti sono davvero tanti e vari.
Si accompagna (per ora, ma si sta già lavorando su una lista più importante) con birra e bibite. E si consuma – senza servizio – in una saletta interna attrezzata.
Insomma, davvero una bella scoperta: ci si sente a casa con un trancio di pizza romana, e ci si gode, allo stesso tempo, a soli due passi, la passeggiata in uno dei parchi più belli del mondo.
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