I Vini del Cavaliere – Cuomo
Uva: primitivo
Fascia di prezzo: 10,00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Vista 5/5 – Naso 25/30 – Palato 25/30 – Non omologazione 29/30
Nel Cilento si producono varie tipologie di vini utilizzando in modo preponderante il fiano e l’aglianico. I risultati sono spesso eccellenti, ma certamente le varietà di bottiglie che se ne ricavano sono insufficienti a soddisfare tutte le esigenze dei consumatori. E così da qualche tempo si sta tentando di percorrere vie alternative altrettanto valide. Dopo l’ottimo successo del Piedirosso Ficonera dell’azienda San Giovanni di Ida e Mario Corrado, ecco che viene proposto sul mercato il primo primitivo cilentano in purezza da parte dell’azienda I Vini del Cavaliere di Giovanni Cuomo, nel comprensorio di Capaccio-Paestum. Una novità assoluta per questo territorio, se si escludono minime quantità di primitivo usate in blend da Botti col rosso base e col rosato Riflesso, da Casebianche con il Dellemore, da Tenuta del Fasanella con l’Auso (50%) e da De Conciliis con il Bacioilcielo, ma il vino di Giovanni, che io sappia, fino adesso è l’unico che è prodotto col primitivo al 100%.
La bottiglia, con la sua nuova etichetta, in commercio da poche settimane, è Poseidon Primitivo Paestum Igp 2013. L’uva è coltivata proprio davanti la cantina e l’abitazione dei coniugi Cuomo nell’assolata piana di Capaccio, alle pendici del monte Calpazio e poco distante dal mare. Per analogia il territorio ricorda quello della Puglia meridionale: per il clima, per la posizione geografica e per le caratteristiche del terreno, anche qui di natura sabbioso-calcareo.
Il vino, dopo la fermentazione e la macerazione in acciaio, è stato affinato in barriques di rovere di secondo passaggio per tre mesi e poi in boccia per altri due mesi. Il tasso alcolometrico è di 14 gradi centigradi.
Ovviamente il colore che si intravede nel bicchiere mostra tutta la sua giovinezza: più porpora che rubino e con riflessi violacei di contorno e poca concentrazione. Il profilo aromatico presenta boisè di more, ribes e mirtillo come da copione, seguite poi da odorose sensazioni floreali, da significativi incavi speziati e da profonde percezioni erbacee. In bocca il tannino è abbastanza ruvido, ma già masticabile e da addomesticare con cibo appropriato. Il sorso sulla lingua è fluido, fine, pulito, fresco, beverino e non eccessivamente alcolico. Il vino è connotato da un pregevole frutto e da un gusto pervasivo giocato più sull’eleganza e la morbidezza che sulla potenza e la corposità. Finale godibile. In conclusione direi che il Poseidon è un primitivo diverso dai fratelli pugliesi e casertani, tenendo anche conto che si tratta di un vino molto giovane ancora in rodaggio ed in piena fase di spinta. Sono convinto però che in futuro migliorerà notevolmente. Per adesso diamogli fiducia ed aspettiamo che evolva definitivamente. Il prezzo è conveniente. Da associare in questo momento a piatti non molto sostanziosi ed opulenti, meglio una cucina più leggera. Prosit!
Questa scheda è di Enrico Malgi
Sede a Capaccio (Sa) – Via Feudo La Pila, 16
Tel. e Fax 0828 725376 – Cell. 338 9733931
info@vinicuomo.com – www.vinicuomo.com
Enologo: Giovanni Cuomo
Agronomo: Sergio Romano
Ettari vitati: 4
Bottiglie prodotte: 25.000
Vitigni: aglianico, primitivo, barbera, sangiovese, cabernet sauvignon, fiano e moscato.
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