di Maurizio Valeriani
Continuiamo il nostro viaggio enogastronomico nella bellissima isola di Ponza, così dopo la nostra prima serata, passiamo a raccontarvi di una grande esperienza gustativa, quella presso l’Orestorante.
Il ristorante è nato nel 1995. Le tre terrazze panoramiche con una vista, che da sola vale la sosta, si aprono sopra al porto di Ponza.
I tavoli ed i piatti sono colorati e molto originali.
Oreste Romagnolo, ex Skipper ed ormai chef da circa vent’anni, è l’Ayrton Senna della cucina italiana, un vero e proprio pioniere del gusto.
Così il verbo preferito diventa “osare” e si declina in preparazioni ed accostamenti sempre innovativi.
Oreste non si preoccupa nemmeno di essere politically correct. Quindi contro ogni bigottismo lancia quest’anno un nuovo piatto ispirato da un fatto accaduto all’interno del suo staff. Un ragazzo suo collaboratore, viene mollato dalla sua ragazza brasiliana, e così per consolarlo con ironia fa nascere la “gnocca mojita” giocando su doppio senso e sulle parole dialettali mo= adesso, e ita= andata via, che consiste nell’accostamento tra gnocchi ed una preparazione a base di menta, lime e vodka e trito di alalonga marinata.
È un vero “apri-stomaco”, fresco, ma anche alcoolico, che funziona benissimo d’estate e prepara il palato ad altre esperienze.
Continuiamo il nostro percorso passando attraverso un’altra novità del menu di quest’anno : la zuppa di ricci con il pane tostato ed il finocchietto selvatico, piatto di grande equilibrio gustativo, in cui la dolcezza dei ricci viene equilibrata attraverso un gioco di acidità, sapidità e speziatura.
Proseguiamo con le novità:
Bruschetta ripiena di burrata con trito di ricciola: come sempre materia prima d’eccellenza e grande soddisfazione del palato;
Gamberi caramellati: creano un bellissimo effetto agro-dolce.
Torniamo un attimo ai piatti di un passato recente, piatti degli ultimi anni, che non hanno bisogno di commenti e rappresentano una sicurezza:
Patata liquida con trito di gamberi al lime e uova di lompo
Spaghetti con maionese di riccio e peperoni caramellati
E poi i grandi classici, una certezza:
L’alalonga con cipolla caramellata e menta, va mangiata in un solo boccone, per apprezzare l’effetto agro-dolce e la componente balsamica;
Pesce sulla pietra rovente di Palmarola;
Insalatina di Seppie su carciofi in salsa verde di capperi;
Gamberoni in pasta katajfi con maionese di riccio;
Parmigiana di Fiori di Zucca;
Parmigiana smontata di melanzane con crema al gorgonzola.
Insomma un’esperienza gustativa da non dimenticare ed un viaggio nel mare dei sensi guidati dallo Skipper del gusto : Oreste Romagnolo
L’Orèstorante
Via Dietro la Chiesa, 3
Tel.: 0771.80338 – 338.83.180.03
Aperto solo a cena da Pasqua a fine settembre
Spesa media 75 euro (menu degustazione a 70 euro)
Da ricordare che potete provare anche alcuni dei piatti di Oreste in una formula light anche presso L’Oresteria:
L’Oresteria
via Carlo Pisacane, 51
Tel: 347.3011376
Aperto sempre tutto l’anno
Chiuso a Dicembre e Gennaio
Spesa media 30 euro
Dai un'occhiata anche a:
- Carbonara a Roma, dieci indirizzi da non perdere, 50 Top Italy 2023
- La Cucina di Tenuta San Pietro a Pettine a Trevi: la tartufaia nel cuore dell’Umbria nei piatti del ristorante
- Bianca Trattoria a Roma: Davide del Duca anticipa il futuro
- Iotto a Campagnano di Roma, la vera osteria con oste incluso
- La Brecciara, una baita da visitare tra le vette più alte dell’Abruzzo
- Quarant’anni di Madonnina del Pescatore, Moreno Cedroni da Venezia a Pechino come Marco Polo
- Ristorante Lo Scalco dell’Aquila
- Roma, 47 Circus Roof Garden, Il ristorante sul tetto di Roma antica