Li.Ra restaurant
via Capone, 35
Pompei
Tel. 081.8505536
di Marco Contursi
Questo ragazzo, o è molto coraggioso o totalmente pazzo” ho pensato,ammirato, dinanzi a questo giovane chef che dopo anni di gavetta ha deciso di mettersi in proprio, nella periferia di Pompei (ma in realtà la zona è considerata Scafatese…), zona purtroppo in cui la gastronomia di qualità latita alquanto. Lui è Raffaele Licinio, 25 anni, esperienze in giro per l’Italia soprattutto tanti anni in costiera amalfitana, ma da solo ,si sa, non si va lontano e lui ha una alleata preziosa, la fidanzata, Giada Giordano, che da brillante studentessa si è convertita in maitre per amore del suo Raffaele.
Lo dico subito: mi sono piaciuti, giovani, perbene pieni di entusiasmo. Il locale è pulito, accogliente con un bellissimo giardino di erbe officinali e spezie da usare nei piatti. La cucina di questo giovane chef, è mediterranea, con una leggera rivisitazione. Sapori netti, qualcosina ancora da registrare come un uso più attento di olio e aceto, ma mi ha convinto. Buono infatti il tortino di patate su crema di pane, buonissime le tagliatelle con ceci e baccalà. Perfetta la sfoglia tirata a mano da Raffaele, callosa e cotta a puntino, gustoso ed equilibrato il baccalà che troppo spesso nei ristoranti ma pure a casa, pecca di sapidità. E’ scattato un applauso.
Il polpo arrostito ha un sapore deciso per chi del mare ama pure i gusti meno delicati, mentre la crema al passito è meravigliosa, se avesse avuto una brioscina per fare la scarpetta nel bicchiere sarebbe stata perfetta.
Si beve bene, scelta limitata ma si è aperto da pochi mesi e avere una cantina importante costa, magari basta implementarla con qualche bottiglia salernitana. Ottima chiusura con il liquore al lauro fatto in casa, mentre sono allo studio altri infusi. Prezzo amico, 25-30, pasto completo e mangi bene in un contesto giovane che tarsuda entusiasmo. I giovani vanno sempre aiutati…soprattutto quelli che rischiano di tasca propria in casa propria…e Scafati-Pompei non sono Dubai o Portofino.
Dai un'occhiata anche a:
- FICO, la nuova proposta estiva di Tenuta Villa Guerra a Torre del Greco
- Osteria Il Brigante Angiolillo a San Gregorio Magno, la bella cucina di un bancario pentito
- Sospesi tra storia e bellezza: a cena da Genuini Cilento, “casa museo”
- Da Vittorio Cucina Tipica a Napoli. Baluardo di resistenza dal 1957
- Le Tre Sorelle a Casal Velino e il mare cilentano di Franca Feola
- A Napoli c’è Sustanza di Scotto Jonno con Marco Ambrosino
- Rifugio Rosolea e la cucina cilentana sul Monte Gelbison
- La Locanda del Battista, Pizzeria e Ristorante a San Giovanni di Apollosa (BN)