Paolo Gramaglia, chef stella Michelin del President e Giuseppe Scagliarini, architetto e organizzatore con l’Associazione Sensi Laboratorio Creativo dell’evento Modus Vivendi Cibo &Moda, sono il motore di un’iniziativa che vuole riportare Pompei al centro del panorama Enogastronomico campano e lo vuole fare proprio in questo momento di grande difficoltà,sostenendo chi tiene aperte le cucine ed i forni attraverso l’asporto ed il delivery di qualità.
Al progetto hanno aderito, al momento, i ristoranti: Casa Gallo, La Bettola del Gusto, Garum, Mercato Pompeiano, Varnelli.
Ci sono i piatti più elaborati della Bettola del Gusto con proposte pronte da mangiare o da cucinare al momento grazie ai singoli ingredienti forniti, le box sfiziose con i petit -morceau ed i fritti sia terra che di mare di Garum,Varnelli con le pizze legate al territorio o piatti pret-a- manger accompagnati da cocktail con tanto di cubetto di ghiaccio e cannuccia in un elegante sacchetto di plastica ,la cucina tradizionale napoletana ,con la genovese ed il ragù con i ziti spezzati , o cuzzetiello di qualità per casa Gallo, e last but not least la pizza di qualità da Mercato Pompeiano con la possibilità di scegliere anche panini gourmet e insalatone gustose.
Il progetto è ambizioso:slegarsi dai flussi turistici del Santuario e degli Scavi e proporsi autonomamente grazie alla proposta diversificata che riesce ad offrire.
“Essere da sprono a questi giovani – affermano all’ unisono Gramaglia e Scagliarini – è un dovere per chi come noi crede fermamente che in questo periodo storico, ognuno debba fare la propria parte, nella convinzione che la rinascita della ristorazione passi anche e soprattutto da questa coesione e dalla capacità di essere gruppo a Pompei con i ristoranti che hanno aderito e che vorrà aderire.”
Ma a fare delivery di qualità ci sono sono anche:Il Principe di GianMarco Carli e Pompeo Magno.
Il giovane chef erede di una famiglia che per quindici anni ha portato a Pompei il lustro della stella Michelin, nei mesi scorsi era stato tra i primi ad organizzarsi con eleganti box e piatti da cucinare grazie agli ingredienti che preparati in precedenza e seguendo le minuziose indicazioni.
Con l’ultima chiusura era subentrato un momento di scoramento, per cui aveva deciso di chiudere le cucine, ma adesso l’aria di primavera e l’imminenza della Pasqua hanno fatto riaccendere gli entusiasmi e sono già in tanti che per il pranzo di Pasqua e Pasquetta non si vogliono far mancare la proposta del Principe.
Anche Pompeo Magno si propone ogni giorno con i menù delivery e asporto che vanno dalle pizze ai panini ,passando per la cucina.
E per Pasqua e propone piatti del territorio con tanto di carciofo violetto di Schito, provolone del Monaco e San Marzano Dop mentre per il giorno dopo c’è il classico cestino di Pasquetta della gita fuori porta,da gustare rigorosamente a casa.
Ex malum bonum, dalle cose negative possono nascere spunti positivi.
Come d’altronde la rinomanza nel mondo della città di Pompei è dovuta alla catastrofe del ‘79 D.C., la ristorazione di Pompei può affermarsi vieppiù grazie a questo periodo in cui turisti sono mancati e che ritorneranno presumibilmente massicciamente solo nel 2023 con la programmazione delle crociere e delle le agenzie internazionali.
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