Polpettica 2, la vendetta

Pubblicato in: Eventi da raccontare

di Dora Sorrentino

Sulla scia del successo della prima puntata, con “Polpettica 2” la chef del ristorante Napoli Mia, Antonella Rossi, conferma il suo talento innato per la cucina. Da Napoli a Tunisi, passando per Palermo, stavolta la cuoca partenopea si è cimentata in sapori tutti mediterranei, un itinerario coast to coast a tutto tondo. In collaborazione con Slowfood e dietro la regia di Raffaella Fortunato e Giustino Catalano, si è partiti alla scoperta di sapori antichi e recuperati, rivisitando le ricette originali secondo l’estro del momento.

Il benvenuto a sorpresa prevedeva “palla di riso” napoletana, con ripieno di piselli, funghi secchi, provola affumicata e parmigiano, accompagnata da un pane “cunzat’”alla maniera eoliana: pane caldo di San Sebastiano al Vesuvio, condito con pomodori pachino, cipolla rossa, capperi e cucunci (fiori di cappero), un entrée che ci ha riportati ai vecchi sapori di famiglia.

 

Ripercorrendo la linea della storicità, il ciclo delle polpette è iniziato con la Napoletana di uova in salsa di pomodoro, meglio nota come le “polpetta del giovedì”, perché tradizionalmente veniva accompagnata dal ragù della domenica.

La fantasia della chef ha elaborato una polpetta tutta vegetale, con patate, cime di rapa, pomodori secchi e granella di pistacchi.

Siamo tornati alla freschezza della Sicilia con l’azzurra in agrodolce: polpetta di sarda, con menta, caciocavallo semistagionato, uva passa e pinoli, a specchio una salsa concentrata di pomodoro e cipolla.

Passando per la cucina speziata africana con la tunisienne di merluzzo e cumino su una spennellata di harissa, l’itinerario si è poi concluso con un ritorno alla Trinacria con le badduzze in foglia di limone, polpette di carne di vitello, aglio e prezzemolo, avvolte in foglie di limone sia cotte che crude.

Dulcis in fundo: Antonella ci ha deliziati con tartufi, biscotti di noci e mandarino e una mezza sfera di cous cous dolce, con uva passa e cannella, accompagnata da un caramello salato all’anice.

In abbinamento alla cena i vini campani dell’azienda agricola Janare e i pani della chef Rossi, tra cui un notevolissimo papadum, una cialda croccante realizzata con farina di ceci, farina di lenticchie e farina di riso. La saga della polpetta è oramai diventata un cult della cucina di Napoli Mia, appuntamento alla prossima edizione!


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