Via Nazionale, 42 Tel. e fax 0974.984186
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Sempre aperto
Chiuso il martedì, mai in estate.
La mamma chef Maria in cucina, la figlia sommelier Mara in sala. Ogni giorno, tutto l’anno. Con determinazione tipicamente femminile si è costruito un passaparola iniziato nel 1978 che raccoglie qui, siamo nella parte meridionale del Cilento, proprio ai confini con la Basilicata, quelli che una volta si definivano veri intenditori. Ancora abbastanza fuori dai riflettori mediatici, anche se presente sulle guide Espresso eVeronelli, questo locale parla il linguaggio dell’aggiornamento culturale e gastronomico che ha investito la cucina italiana a partire dall’inizio degli anni ’90 e non finisce di stupire per la sua poliedricità, la professionalità, la capacità di mantere molto alto il livello nonostante la distanza dalle grandi città (Napoli è a 200 chilometri).
Allora è un posto dove venire per fare una grande esperienza, immersi nella natura straordinaria e poco antropizzata del territorio ricco di biodiversità e ogm fre conclamato. Piatti, bicchieri, tutta l’hotellerie è curata nei particolari come solo le donne sanno ancora fare, la lista dei vini è praticamente immensa oltre che aggiornata con etichette campane, lucane e italiane proposte con ricarichi giusti.
Ma il vero salto di qualità, che fa di questo posto uno dei migliori di tutto il Mezzogiorno, è nel giusto rapporto tra qualità e sapori della tradizione. E che tradizione: c’è il mare pescoso del Golfo di Policastro proprio di fronte al locale che regala triglie, spadini, tonnacchi, ricciole, spigole, e quanto altro serve per una cucina leggera e moderna. Salumi e formaggi hanno la grande impronta lucana, la Calabria e il Cilento incombono con l’infinita varietà delle verdure dell’orto, le carni sane dei capretti e degli agnelli o del maiale e con le paste fatte in casa. Infine la pasticceria registra l’estro di Maria Rina ai fornelli.
Citeremo allora i ravioli con i gamberi al fumetto, le tagliatelle con le triglie di scoglio, le candele al ragù di agnello e la provola affumicata, la caprese rivisitata, pasta e piselli con totanetti, spettacolare merluzzo accompagnato da una leggera salsa. Maria è autodidatta, si aggiorna viaggiando in continuazione come si può ben capire dal carrello degli oli e dalla selezione dei formaggi. Distillati a volontà. Colpo di reni finale sul conto, sui 40 euro: una lezione per tanti locali di alta ristorazione che dovrebbero seguirne l’esempio.
Come arrivare. Lasciare la Salerno-Reggio Calabria all’uscita di Padula-Buonabitacolo, l’ultima
della Campania. Proseguire in direzione Sanza-Sapri. Imboccare la superstrada Bussentina a Sanza e arrivare sino al mare. Girare a sinistra e percorrere poco più di un chilometro. Il locale è sulla sinistra.
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