Pizzeria Vincenzo Di Fiore, Acerra (NA)
Corso Italia, 30
Telefono: 081 520 7515
Aperto pranzo e cena
di Antonella Amodio
Eravamo assenti dalla pizzeria Vincenzo Di Fiore ad Acerra da qualche anno, e nel frattempo altre sedi sotto la stessa insegna hanno aperto nella città di Pulcinella. Un chiaro segno del successo della pizza di Vincenzo Di Fiore e della proposta gastronomica ancorata alle tradizioni e alla storia della tavola locale. Il successo di Di Fiore, lo ha portato ad avviare una nuova pizzeria a Pomigliano d’Arco, la cui apertura è prevista tra poche settimane. Con una superficie interna di 110 mq e un’area esterna di 120 mq, il locale offrirà sia pizze storiche del pizzaiolo sia nuove creazioni studiate appositamente per i Pomiglianesi. Tuttavia, il fulcro dell’offerta sarà la friggitoria napoletana: frittatine, crocchè e arancini presentati con un approccio più raffinato, il tutto servito nel comfort del locale ubicato nella villa comunale dedicata a Giovanni Paolo II. Un ambizioso progetto di espansione oltre i confini di Acerra e pronto a raccontare la storia della pizza e della tradizione ad essa associata con “sentimento” – come ama sottolineare Vincenzo – “perché non si tratta solo di farina, lievito, sale e acqua”.
Vincenzo Di Fiore ha un forte legame con la verace pizza napoletana, e parte del suo ramo familiare da generazioni ne è coinvolta nella preparazione. La tabella dell’AVPN, dal 2018, dichiara la sua appartenenza all’associazione e lo stile della pizza proposta. È un sostenitore convinto della biodiversità, considerandola un mezzo culturale e un modo per trasmettere storia e tradizioni, facendosi portavoce di ingredienti a rischio di estinzione, che attraverso la pizza ne racconta i luoghi di origine e metodi di coltivazione. Attualmente, ad esempio, è impegnato nella promozione del pomodorino datterino “caramella”, un’eccellenza dell’area nolana che impiega come condimento per diverse pizze. Il fagiolo dente del morto, Presidio Slow Food, ne è un altro chiaro esempio. Il suo menù rappresenta un vero e proprio manifesto di stagionalità e ricerca, sottolineando la collaborazione con i piccoli produttori artigiani locali. Non sorprende quindi che abbia rilanciato con successo la “Lampiata”, una pizza in teglia cotta nel forno a legna, le cui origini risalgono alla storia della panificazione ad Acerra e che nasce nelle case acerrane, come recupero dell’impasto avanzato del pane e cotta in un forno a temperatura dolce, sui carboni di un fuoco quasi spento (da qui il nome della pizza). Ogni famiglia aveva la sua ricetta e l’ingrediente che non mancava mai era il pomodoro. Vincenzo ne ha promosso la preparazione di questa tipicità grazie ai suoi clienti che entrando in pizzeria chiedevano la possibilità di poterla mangiare.
La Lampiata è una pizza generosa, dal panetto di quasi 500 grammi perfetto per la condivisione. Steso in una teglia, è caratterizzata da una base spessa e bordi croccanti, quasi bruciacchiati. La ricetta originale vede i condimenti della Marinara.
Oltre alla Lampiata, proposta in più gusti, (anche con baccalà e papaccelle, a proposito di tipicità) il menù è ampio e ricco. Interessante il focus sulla pizza margherita: “Le Sorelle Margherite” tutte con base fior di latte e condite con le tipologie di pomodori regionale. La Carrettiera, una delle pizze rappresentative del territorio campano a cui abbiamo dedicato la guida agli indirizzi imperdibili dove mangiarla, e che vede Acerra un luogo privilegiato per la coltivazione dei friarielli, ha sicuramente lasciato in me un buon ricordo. Salsiccia, friarielli ben conditi e provola poggiati sul disco ampio, scioglievole e leggero da impasto diretto.
Ripieni e pizze fritte completano l’offerta. La vetrina su strada con preparazioni del tradizionale cuoppo napoletano: pizzelle, crocchè, arancini e la pizza a libretto è un particolare sempre presente del pizzaiolo.
La Pizzeria Di Fiore in Corso Italia ad Acerra è una tappa dove la tradizione non delude le aspettative.
Birre e vini accompagnano le pizze.
Prezzi della pizza da 7 a 10 €
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