Pizzeria Vecchio Gazebo a Molfetta. Secondo me sono drogato di pizza, quando ne ho voglia la cerco ovunque e siccome non è facile trovare una buona, il più delle volte resto sempre insoddisfatto.
Ma la Pizza è la pizza… si è vero, giriamo per tanta bella ristorazione, assaggiamo piatti che sono dei capolavori, paragonabili ai grandi autori della pittura e scultori, ma a un certo punto, ci vuole la sostanza; ci vuole la pizza!!!
E quindi, oggi mi andava la pizza, e finalmente vado da una pizzeria di cui sentivo parlare sempre bene a Molfetta; si, e d è inutile che iniziate a dire che la pizza buona c’è solo in certi posti.
Il Vecchio Gazebo a Molfetta vanta ventiquattro anni di esperienza e passione negli impasti, non è il solito gruppo di amici che decide di improvvisarsi pizzaioli, o il grande imprenditore, che chiama il maestro degli impasti e avvia un franchising in giro per le grandi città.
Giuseppe Petruzzella e Piccininni Domenico aprono la loro attività e iniziano il classico percorso; il primo esperto pizzaiolo e il secondo tanto talento nel proporsi e vendere ai tavoli, approccio amichevole e tanta passione.
Ma nel 2008 la svolta verso la qualità, questo è il segreto di chi vuole crescere. Assieme iniziano a lavorare sugli impasti che oggi contraddistinguono un menu ben articolato: non è facile trovare nelle pizzerie; il loro è una brochure completa di fotografie dei principali piatti, chiara e leggibile, con oltre sessanta tipologie di pizze, tutte a lunga lievitazione (24/48 ore) con lievito madre e una piccola parte del classico panetto.
Per gli impasti si utilizza la classica farina 00, semola rimacinata, multi cereali e tante altre in base alla disponibilità; insomma per ogni pizza potete scegliere anche l’impasto.
La prova del nove non può mancare, il mattino dopo mi sono alzato benissimo, non avevo acidità e peso allo stomaco. È come per il vino, se ti gira la tesa e ti alzi male, allora non è una bevuta di qualità.
Il Locale si trova in un gradevolissimo vicolo storico, ma Molfetta merita di essere visitata; dalla Cattedrale sul porto fino al viale principale (pedonale) dove si incastona il locale.
Ambienti moderni, bella mise en place, con discreta scelta di prodotti di qualità, dai vini alle birre, come anche il pomodorino giallo di Ugento, con cui condirò la mia prossima pizza.
L’offerta prevede una giusta presenza di antipasti, primi e secondi, per chi, vuole uscire fuori dal seminato…
La pizza l’ho trovata nelle mie corde: bordo alto fragrante e soffice, con centro pizza morbido e non secco. La pulizia del forno è esemplare e non cerano residui di cenere o altro che riportavano all’amaro.
Ottima la masticazione che non aveva bisogno di molta salivazione perché riusciva subito a disgregarsi e a sciogliersi, nonché amalgamarsi con gli ingredienti.
La masticazione risultava, altresì pulita e non grassa, il pomodoro aveva la giusta acidità e non era arricchito da altri condimenti o zuccheri vari. L’equilibrio gustativo era assicura in tutte le pizze e il palato a fine pasto restava pulito.
Durante una bella chiacchierata con Domenico Piccininni, mi spiega che il suo forno lo mantiene a 340° perché il suo impasto e la sua pizza non vogliono i classici 400° alla napoletana. E Poi mi dice “che il nostro cliente ama la pizza con il bordo croccante e soffice e non gommoso, come lo si trova in molte pizze “. Aspetto che condivido, e poi continua, “la cottura a 400° accelera la cottura e non gli dà la fragranza giusta di cui noi e i nostri clienti siamo abituati”. E come gli si può dare torto, io sono andato in settimana e le due sale erano stracolme di gente.
Abbiamo mangiato cinque pizze diverse tutte ottime, alla fine però mi è rimasta la voglia della classica Bufalina con basilico fresco e dolio extravergine (loro avevano il grande Galantino di Bisceglie) : la mozzarella era Dop dei caseifici di Manfredonia.
Alla fine del menu c’è l’angolo delle “Pizze Gourmet” tutte ben congeniate e servite a spicchi e ben bardate. Devo dire ottime anche loro, ma io sono cresciuto con le classiche e li ci torno volentieri.
Il costo delle pizze varia dai 3,50 euro della classicissima Margherita con fiordilatte a 12,00 euro per le varie Pizze Gourmet. Non mancano le birre artigianali e speciali, ma anche le comunissime birre. Resteranno soddisfatti anche gli appassionati del vino con la pizza, con la presenza di una sufficiente lista vini.
Il legno utilizzato per il forno è quello di Ulivo che da noi non manca…
Pizzeria Vecchio Gazebo
Giorno di chiusura: mercoledì non festivo
Ferie: luglio
Carte tutte tranne American express
Aperto solo la sera la domenica su prenotazione ma solo ristorante
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