Pizzeria Ristorante La Tavernetta del Grillo a Pignataro Maggiore (CE)

Pubblicato in: Le pizzerie
La Tavernetta del Grillo - La Papaccella Napoletana, Patate e Salsiccia secca di Maialino Nero

di Tiziano Terracciano

Dopo circa 5 km e 5 minuti in auto dall’uscita autostradale di Capua e dalla via Appia, dirigendoci verso le pendici dei Monti Trebulani, giungiamo a Pignataro Maggiore, uno dei centri nevralgici per l’economia della Terra di Lavoro. Veniamo accolti da una piacevole frescura e da un bel localino con una sala interna ed una esterna.

Una volta accomodatici ci viene portato un fascicoletto di vari menu che probabilmente meglio indirizzerebbero la scelta se fossero accorpati in un’unica soluzione.
C’è il menù principale dove sono elencate la maggior parte delle pizze e le pietanze della ristorazione; -c’è la bella carta delle “Margherite” dove vengono accuratamente descritte le varie pizze Margherita fatte con diversi eccellenti pomodori Campani come il “Piennolo del Vesuvio”, il “San Marzano Dop”, il “Corbarino” e le pacchetelle di “Datterino Giallo”, senza far mancare logicamente quella “degustazione” sulla quale vengono proposti tutti sulla stessa pizza.

C’è la carta delle birre artigianali; -c’è quello, se non ricordo male, delle brioche siciliane con gelato; -e infine la carta dei vini dalla quale scegliamo il Falerno del Massico Zer05 prodotto e imbottigliato dalla Cantina Regina Viarum di Falciano del Massico, ottenuto da uve Primitivo 100%, provenienti da vigne di 40 anni, e affinato per complessivi 24 mesi tra acciaio, legno e bottiglia.

Nella scelta delle pizze non manca qualche fuori-menù (una delle quali l’avevamo già adocchiata sulla pagina del locale prima di raggiungerlo), e ben sarebbe fatto se fossero proposte all’atto di portare i già citati menù invece di aspettare l’esplicita richiesta del cliente, poiché le novità possono essere stuzzicanti non solo per i nuovi ma anche per i vecchi clienti, almeno quelli che magari non sono tanto attivi sui social.

La “gnora”, che è con noi questa sera, prende una classica Siciliana e apprezza subito, oltre all’impasto, il sapore del latticino utilizzato e del filo d’olio messo a crudo (un extra vergine pugliese, e precisamente di Bisceglie, prodotto dall’Azienda Agricola Lamantea).

Noi, come al solito, ordiniamo qualche specialità o qualche personale accostamento che ci viene in mente leggendo gli ingredienti delle varie pizze. Così decidiamo per la fuori-menù che, come detto, ci aveva già incuriosito prima di arrivare al locale, fatta con le Papaccelle Napoletane Presidio Slow Food (dell’Azienda Agricola Vincenzo Egizio di Brusciano), le Patate al forno e la Salsiccia secca di Maialino Nero Casertano (salsiccia che viene posta al di sotto del latticino e che emerge durante il taglio). E per una Ortolana con l’aggiunta di scaglie di Provolone del Monaco Dop.

Complice il filo d’olio a crudo, il basilico messo senza avarizia ed il Provolone del Monaco che si scioglie gradualmente con il calore residuo della pizza, il profumo di entrambe è assai inebriante. Veramente ben riuscito l’accostamento delle Papaccelle con le patate e la salsiccia secca, che in armonia con gli altri ottimi ingredienti di condimento regala delle fantastiche sensazione alle papille gustative e all’olfatto. Sull’Ortolana le verdure sono ben fritte e con la polpa interna non disidratata, tale che ad ogni morso esplodono del loro sapore reso unico dalle scaglie del Provolone del Monaco che si fondono gradatamente su di esse.

Tutti questi eccellenti ingredienti non avrebbero potuto regalare le stesse sensazioni se non fossero stati supportati da un pregevole impasto quale è quello di Gianpio Grillo (Proprietario e Pizzaiolo del locale). Un impasto indiretto con biga corta, fatto con farine tipo 0 e tipo 00 dei Molini Pivetti con grani certificati di origine esclusivamente Italiana, e idratazione intorno al 70%. Inutile rimarcare termini quali leggerezza, scioglievolezza e digeribilità, in quanto queste proprietà non possono che essere intrinseche quando si dà la definizione di “pregevole” ad un impasto che, nello specifico, va a formare una pizza con dei cornicioni “aerati” che, come volume, vanno sì oltre i “tradizionali napoletani” ma che non raggiungono sicuramente gli eccessi a cui spesso ci si spinge quando si vuole seguire il filone della biga e della “pizza a canotto”.

Pizzeria Ristorante La Tavernetta del Grillo
Via Francesco Vito, 23
81052 Pignataro Maggiore (CE)
Tel. 0823654905
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