Pucci & Manella a Formia
SS7, 186
Tel. 329 339 3125
Aperto la sera. Chiuso il martedì
di Antonella Amodio
Tanta valorizzazione di prodotti locali, che circoscrivono areali ben precisi del Lazio e parte della Campania, combinandosi sul disco di pizza di Pietro Zannini, alla Pizzeria Pucci e Manella di Formia (LT).
La ricerca non si ferma solo agli ingredienti utilizzati per i topping, ma abbraccia anche gli oli extravergine, il vino e la birra. Per chiudere il cerchio e creare sintonia di sapori.
La passione di Pietro Zannini, detto “Manelle” (nomignolo che gli è stato affibbiato per le sue piccole mani), originario di Mondragone, che sin da piccolo si destreggia con la farina, e quella di Pucci, al secolo Guglielmo Billinghurst, papà di Carolina, compagna di Pietro (Pucci è il soprannome che si porta dietro fin da bambino) che si occupa della gestione, si sono unite tre anni fa per realizzare un locale che sposasse l’etica e i valori dell’identità territoriale, come elementi promotori di eccellenze gastronomiche, oltre la cultura, le tradizioni e la storia.
Nel progetto ha un ruolo importante anche Carolina Billinghurst che – dopo la laurea in gestione di impresa – si è tuffata nella realizzazione di questo progetto, occupandosi in prima persona della farcitura delle pizze e dedicandosi ai corsi per introdurre i bambini nel mondo della panificazione, sensibilizzandoli alla corretta alimentazione ed evidenziando l’importanza della pizza nella dieta mediterranea. Un compito non da poco.
Il locale si trova sulla via Appia, a ridosso del litorale laziale, con il dehors che offre una splendida panoramica sui Monti Aurunci, mentre all’interno spazi ampi e accoglienti ospitano circa novanta coperti.
Pietro e Carolina hanno selezionato le materie prime che sono quasi prettamente laziali (90%), come la Fiaschetta di Sperlonga dell’Azienda Sanvida certificata senza nichel, la scarola provenienti da agricoltura biologica di Minturno, la mozzarella di bufala Casa Bianca di Fondi, il lardo di Scherzerino, giusto per citarne alcuni, mentre il 10% è campano, come il pomodoro San Marzano Dop di Sarno.
A dimostrazione di ciò hanno creato un manifesto affisso in pizzeria dove sono citati tutti i fornitori.
Ma veniamo alla pizza che realizza Pietro, di impostazione napoletana contemporanea, che si presenta con un cornicione accennato, una marcata scioglievolezza, leggera e digeribile. È ottenuta con un pre-fermento e una lievitazione totale di trentadue ore.
Nel menù in primo piano ci sono le pizze Classiche: alla prova della pizza Margherita, viene superato ampiamente l’esame, con equilibrio tra latticino e pomodoro e il calibrato rapporto tra la quantità degli ingredienti e il disco della pizza.
In lista le Pizze Speciali, che danno ampio sfogo alla creatività, le Stagionali come la Vacanze Romane, una focaccia condita fuori dal forno con le puntarelle, le alici di Cetara, la polvere di olive nere di Gaeta e il pomodorino semi-dry. Per finire con le Pizze Speziali, nate dalla collaborazione con uno dei protagonisti della cucina stellata romana, di origini campane, lo chef Francesco Apreda, noto anche per la sua maestria nell’uso delle spezie. Tre sono le pizze proposte per raccontare l’incontro della visione personale dello chef Apreda con quella di Pietro, mixando i profumi e i sapori mediterranei. Tra queste La cacio, pepe e sesami, che gioca sulle note sapide, aromatiche e piccanti, chiudendo il morso con una fresca nuance di lime.
Assolutamente da assaggiare il dessert: Mele Annurche, realizzata con l’impasto della pizza, la mela annurca caramellata e la crema pasticcera al limone che farciscono due dischi di pizza, mentre rifiniscono la preparazione il miele dei Monti Aurunci, le nocciole Gentile Romana e lo zest di Limone.
Nell’attesa della pizza non fatevi scappare le montanarine alla genovese, una nuvola di bontà. Tra la friggitoria napoletana non mancano anche i crocchè e le frittatine di pasta.
La sala è gestita da Antonio Scipione, il cognato di Pietro e Carolina, anch’esso con una laurea in ingegneria e una passione per il servizio iniziata ai tempi dell’università.
Sue sono le selezioni dei vini in carta, con impronta locale che si allarga alle denominazioni italiane, e delle birre artigianali.
Costo della pizza: dai 5,00 ai 14,00 €
Servizio 1,50 €
Pucci & Manella a Formia
SS7, 186
Tel. 329 339 3125
Aperto la sera. Chiuso il martedì
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