di Marco Galetti
Sabato 13 Gennaio, a pranzo, ad un anno dall’apertura, mi presento in rigoroso anonimato a Lissone in via Padre Giuliani 10 e varco la soglia della Pizzeria P, from now on nulla sarà più come prima…(continua)
Pizzeria P a Lissone
Pizzeria P a Lissone
Pizzeria P a Lissone
Pizzeria P, il menu’ con le descrizioni delle 15 pizze, prezzi sotto la media lombarda, qualità sopra media nazionale
Pizzeria P, una P11 presa al volo, l’impronta lombarda nella crema di zafferano e nella luganega monzese
…la ragazza sorridente che mi accoglie, spunta la mia prenotazione e mi accompagna al tavolo, avevo sentito parlare di lunghe code e di doppio turno, che per quanto mi riguarda è incostituzionale, ma saranno problemi relativi al sabato sera quando è meglio scegliere tutto fuorché la pizza, il locale è quasi pieno ma non mi viene fatta alcuna premura, molte invece le premure e le attenzioni nei miei confronti, senza eccessi inadeguati al contesto ma niente di meno di quel che rende soddisfatto un cliente sotto l’aspetto dell’accoglienza.
Il freddo Gennaio brianzolo non prova nemmeno ad entrare e a combattere col forno di Daniele Ferrara, la temperatura del locale è ottimale, ma soprattutto, la temperatura di servizio delle pizze è quella giusta, per dovere di servizio faccio una prolungata sosta davanti alla bocca da fuoco e noto con soddisfazione che tra l’uscita dal forno e la consegna al cliente non c’è soluzione di continuità, la curiosità è femmina, quindi non faccio domande, nemmeno quelle per capire di che pasta sono fatti, è il caso di dirlo, né quelle per vedere, come col leone di Iannacci l’effetto che fa, mi bastano e avanzano le sensazioni date dalle pizze sfornate da Daniele Ferrara e dal suo collaboratore, certo, se fossi un panificatore da generazioni come la famiglia Pozzi di Lissone che ha le mani in pasta in quest’avventura, potrei divertirmi a discernere di impasti, di idratazione, di lievitazione, di cornicioni pompati e di balconi pericolanti, potrei sollazzarmi con percentuali e sciacquarmi la bocca con numeri e frasi ad effetto o con una birra, cosa che ho fatto, potrei disquisire di biga e di fig@, ma oggi, come ho affermato in cima al post, è un giorno speciale, inutile parlare di farine, di blend di farine o di farine macinate a pietra, P sta per pietra miliare, da oggi nulla sarà più come prima, per me sicuramente e per quelli che vorranno credermi.
Sono venuto qui certamente fiducioso e quasi sicuro di mangiare un paio di buone pizze, ma, sinceramente, pensavo che quel che si dice in giro, fosse ANCHE frutto della moda, che influenza la clientela e gli appassionati e della critica, critica che rimane volentieri e prudentemente nel binario del già tracciato, sicuro e collaudato.
La frase che dovrebbe SEMPRE rimanere nel cassetto e non finire sulla tastiera di chi, come me, mette nero su bianco, il bianco rosso e verde degustato in tema di pizze, vuole finire sul post, come i personaggi degli scrittori di successo che scrivono la storia da soli, dunque, inevitabilmente mi espongo, questa è la pizza più buona che abbia mai mangiato, niente sarà più come prima, AUGH.
Via Padre Reginaldo Giuliani, 10
sempre aperto
Chiuso domenica a pranzo e lunedì
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