di Marco Galetti
Un amico, che aveva letto i miei precedenti post sulla Pizzeria P, mi chiede se, con la partenza di Daniele Ferrara con destinazione Pontecagnano, sia cambiato qualcosa in questo locale di Lissone che in breve tempo, dopo essere diventato punto di riferimento in Brianza, a Milano e in Lombardia, era entrato con pieno diritto (grazie alle pizze straordinarie di un pizzaiolo di gran talento) nell’elite nazionale delle Pizzerie con la P maiuscola, è il caso di dirlo.
Vista la particolare, naturale ed inspiegabile forma di amicizia che mi lega a Daniele Ferrara, il mio giudizio, per conflitto d’interesse, non è del tutto attendibile, mi limito quindi a qualche osservazione, riservandomi il diritto di contraddirmi e di un passaggio ulteriore qui a Lissone, magari dopo una trasferta campana e dopo aver (ri)provato la pizza di Daniele che, a memoria d’uomo, (innamorato si fa per dire della maestria del pizzaiolo di Cava Dei Tirreni) resta sicuramente un gradino sopra a quella, peraltro notevole, degustata oggi ad opera di Michele Franco (calabrese, che rappresenta la quarta generazione di panettieri e che avrà tempo e modo per farmi ricredere).
Un’ultima considerazione, su P di Pizza “e di Purtroppo” a Lissone, purtroppo Daniele Ferrara non lavora più qui e se tutti fossimo intercambiabili come lampadine non avremmo più la necessità e il piacere di sederci alla luce e al calore del fuoco, cuore pulsante e immaginario di ogni conversazione ma anche cuore pulsante e vibrante di una pizzeria, certo siamo tutti sostituibili ma non tutti intercambiabili, non tutti i centrali difensivi sanno volare oltre i limiti degli avversari e le speranze dei propri compagni… la pizza di oggi è innegabilmente buona ma non si rimane a bocca aperta per lo stupore, qualcosa da mettere a punto credo ci sia (l’impasto è un po’ rustico e personalmente, se scelgo Margherita, non lo prediligo, una percentuale di integrale credo stia bene su alcune pizze, saltuariamente e sicuramente in assenza di pomodoro), pur non essendo alle prime armi ho dovuto affilarle per cercare farmi capire, sperando di esserci riuscito, arma bianca su carta bianca, onestà intellettuale e maggior chiarezza possibile, pochi giochi di parole e doppi sensi, tenendo sempre presente che in sala (la sempre garbata, attenta e sorridente Martina) e alla bocca da fuoco, Michele Franco e Francesco Granato hanno lavorato bene, come oggi, per me, per questo e per l’umiltà e la passione dimostrate nelle poche parole scambiate davanti al forno, li ringrazio.
Così come, da sempre, mi piace chi sembra dire quasi involontariamente cose surreali in modo naturale, qui a Lissone Daniele Ferrara sapeva fare pizze surreali, nell’accezione più positiva del termine, in modo naturale… alcune persone hanno qualità innate, talenti ricevuti da coltivare con sacrificio e passione, doni destinati a pochi, quei pochi destinati ad emergere, ad andare oltre…
Pizzeria P
Via Padre Reginaldo Giuliani 10
Lissone MB
http://www.pdipizza.it/
Dai un'occhiata anche a:
- Pizza House a Sapri, da quarant’anni un forno a legna sempre acceso
- Le migliori pizzerie di Napoli e la guida alle pizzerie di quartiere e alle MIE migliori margherite
- Basta: la pizzeria di Enzo Bastelli a Nola
- Palapizza a Frattamaggiore, la forza della tradizione di Enrico Di Pietro
- Semplice Pizzeria, Piazza Matteotti, Caserta
- Casali di Roccapiemonte, Antonio Polichetti svolta e lancia Pizza Experience. Oltre 15 anni di storia tra studio e passione di famiglia
- Napò Sushi & Pizza a Teggiano, nel suggestivo Vallo di Diano
- Avenida Caló: Francesco Calò porta la sua enopizzeria da Vienna a Roma nel cuore del Flaminio