Pizzeria Diametro 33 di Giuseppe Uliano
Piazza Sant’Eframo, 6
80137 Napoli
Tel. 081 751 7913
Aperto a pranzo e cena, la domenica solo sera. Lunedì chiuso
Dopo la presentazione della serata di 50 Top Pizza al San Ferdinando dedicata alla catena delle pizzerie artigianali avevo bisogno di decompressione totale prima di immergermi al festone di Palazzo Caracciolo. Decido così di tenere fede ad una promessa fatta un mesetto fa ed entro a Sant’Efremo, un piccolo quartiere storico alle spalle dell’Orto Botanico. La pizzeria è proprio in piazza: un dehor e due salette dove si respira l’aria tipica delle pizzerie di quartiere: c’è la turista magari ospite di un B&B, la famigliola con i bambini che si buttano sulla frittura, tv accesa, via vai continuo.
Questa atmosfera frenetica di gesti sapienti maturati nei secoli, come quelli dei pescatori e dei contadini, mi riconcilia con la pizza, quella che riporta all’essere bambini. La pizza più buona è quella che mangiavi affamato, senza occuparti di idratazione, impasti diretti e biga e compagnia cantando. Non è populismo gastronomico, è solo la possibilità di tornare giovane e rilassarmi.
Le pizze di Giuseppe sono molto ben eseguite, la sua esperienza è di lungo corso: collabora con il piccolo mulino irpino Scoppettuolo suio grani antichi e la loro possibilità di essere utilizzati nel settore. Proviamo la margherita, la madre di tutte le pizze e ci piace da matti, molto fa l’atmosfera, molto la fame, tanto la perfetta esecuzione che fonde alla grande il pntto, il pomodoro, l’olio, il pomdoro e il fior di latte. Perchè, come spesso ho scritto, il profumo del pane non è lo stesso della pizza. Sono due odori buonissimi, ma diversi, e quello della pizza non è la semplice somma degli ingredienti, ma la loro fusione perfetta dovuta alla violenta e rapida cottura.
Due fritattine e qualche fritto chiudono la nostra escursione, andiamo di fretta, ci aspetta Palazzo Caracciolo a cui arriviamo con una osservazione che vale sempre: è proprio questa rete di pizzerie di quartiere gestite da giovani la base su cui poggia il grande sviluppo della pizza napoletana in Italia e nel mondo.
Bravo Giuseppe, il tuo entusiasmo mi ha coinvolto, la tua pizza mi ha conquistato. Venitela a provare, vi piacerà.
Scheda del 30 dicembre 2018
di Tiziano Terracciano
A Napoli, alle spalle dell’Orto Botanico e del Real Albergo dei Poveri, sorge la cinquecentesca Piazza Sant’Eframo Vecchio dominata dalla chiesa, donata ai Frati Cappuccini dopo la costruzione, con collegate catacombe ospitanti le spoglie del vescovo prima e santo poi Efebo, chiamato Eframo dai Napoletani.
Sulle pareti dell’edificio al centro della piazza c’è una grossa targa che ricorda che qui è nato Mario Abbate, “il Signore della canzone Napoletana”, e a pochi passi da essa si scorge l’insegna di questa Pizzeria che dal 1960 è stata partecipe della storia recente del posto con il susseguirsi generazionale di pizzaioli e che adesso vede all’opera i fratelli Giuseppe e Raffaele Uliano.
Su una delle porte esterne del locale si vede l’insegna #DIAMETRO33, ovvero quello che può essere considerato a tutti gli effetti il marchio di fabbrica impresso dall’ottenimento costante di un diametro di 33 cm per ogni pizza che esce dal forno, con ampi cornicioni pieni d’aria e la dimensione che riempie sempre e costantemente tutto il classico piatto della pizza senza mai trasbordare e senza mai lasciare a vista il fondo del piatto stesso. Quindi, quando ci si trova davanti a questa pizza con i cornicioni gonfi, è bene non chiamarla “canotto” bensì “diametro33” per due non trascurabili caratteristiche: 1) la pizza “canotto” nasce con un impasto diretto e un’altissima idratazione; la “diametro33” ha sì anch’essa un’altissima idratazione ma parte da un impasto indiretto con biga al 100%. 2) la pizza “canotto” ha convenzionalmente una taglia M; la “diametro33” veste una perfetta taglia L.
Dal menù scegliamo “Na Nanà” fatta con provola, scarole e olive nella versione aperta, visto che qui ci fanno anche il ripieno al forno e quella che è un’altra specialità della casa, la Pizza Fritta.
Dal fuori menu scegliamo una pizza condita con il sugo di uno dei piatti sacri della tradizione Napoletana, la Genovese o meglio dire la “Genovesa”, con fondo di cipolle, pezzetti di carne che si sciolgono in bocca e abbondati scagliette di formaggio.
Due pizze che con i loro sapori e la loro scioglievolezza ripagano dell’attesa dell’ora di punta del sabato sera (quindi il sabato sera meglio preferire orari prima delle 20:30 oppure dopo le 23:00). I cornicioni si confermano alveolati e pieni d’aria, e si fanno mangiare fino alla fine.
Per il vino unica scelta per il rosso (Aglianico di 11,5%) e unica scelta per il bianco (Falanghina). Non sarebbe male l’idea di aggiungere qualche altra referenza, magari anche un rosso un po’ più corposo.
Per la prossima volta siamo curioso di assaggiare la pizza dedicata a Mario Abbate, la “Margherita Indifferentemente”.
Per parcheggiare velocemente è consigliabile percorrere il breve vicoletto adiacente al bar, in fondo al quale si trova un garage.
Pizzeria Napule é – #Diametro33deifratelliUliano
Piazza Sant’Eframo, 6
80137 Napoli
Tel. 081 751 7913
Aperto a pranzo e cena, la domenica solo sera. Lunedì chiuso
Pizzeria Napule é – #Diametro33deifratelliUliano
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