di Tiziano Terracciano
Oggi siamo nella Terra dei Mazzoni, là dove anticamente vi erano campi paludosi dove pascolavano anche le Bufale e venivano costruite le “Mansiones”, ovvero delle abitazioni adibite ad accogliere i viaggiatori di passaggio. Là dove, più recentemente, gli allevatori di Bufale adoperavano il “Mazzone” (un arnese lungo e sottile con la punta di ferro) per governare la mandria.
Con un semplice sillogismo dunque possiamo affermare che siamo nella Terra delle Bufale, e precisamente a Cancello ed Arnone, il comune in cui c’è la più alta densità di capi di bestiame per abitante contandosi circa 8 bufale per ogni abitante. Un comune famoso per l’importantissima produzione di Mozzarella di Bufala Campana, tanto che ogni anno, nei primi giorni di agosto, attrae migliaia di persone per la “Festa della Mozzarella dei Mazzoni”.
Oltre a poter acquistare un’ottima Mozzarella di Bufala in uno dei tanti caseifici disseminati sul territorio è possibile mangiare anche un’ottima pizza presso uno degli associati APN (che faccia parte dell'”Associazione Pizzaiuoli Napoletani” lo si capisce appena si giunge all’ingresso del locale visto che c’è una gigantografia del logo APN vicino la porta).
Alfredo Pastacaldi ha iniziato a “rubare il mestiere” più di venti anni fa, quando era ancora adolescente, lavorando in varie pizzerie. Da qualche anno ha finalmente una pizzeria tutta sua e da pochi mesi si è trasferito in una nuova sede in una nuova zona residenziale. L’impasto è fatto con farine tipo 00 con una forza medio-alta in modo da ben assecondare la lievitazione di circa 48 ore, l’idratazione è abbastanza spinta. Si predilige un cornicione “a canotto” e la taglia della pizza la potremmo classificare tra una M e una L visto che per poco non raggiunge il bordo del piatto. La cottura è ben eseguita ed il cornicione è uniformemente alveolato, senza ammassi di pasta cruda o che non si sia “aperta”.
Dopo la cura rivolta all’impasto, l’attenzione è riposta sulla scelta degli ingredienti di condimento dando la priorità ai freschi di stagione. Dal nuovo menù invernale, che ci dicono essere arrivato da pochi giorni, scegliamo la Genovese fatta in giornata con cipolle e salsiccia fresca al finocchietto. Una pizza sicuramente da non perdere per il profumo che emana e soprattutto per i sapori che sprigiona.
Ottima anche la Margherita sia per proporzioni sia per sapore degli ingredienti.
Come vino rosso prendiamo l’unica opzione disponibile, un Lacryma Christi del Vesuvio Doc “Annarumma”. Non sarebbe comunque male ampliare la scelta, magari anche con qualche vino del territorio casertano.
Pizzeria Napul’è di Alfredo Pastacaldi
Via Aldo Moro
81030 Candello ed Arnone (CE)
Tel. 334 149 9197
Pagina Facebook Pizzeria Napul’è
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