di Tiziano Terracciano
In una delle più afose giornate di luglio decidiamo di andare a prendere un po’ di frescura a Cusano Mutri, uno dei borghi più belli della Campania incastonato nel Parco regionale del Matese ad una rispettabile altitudine di quasi 500 metri s.l.m.
Dopo una piacevole passeggiata in paese ci rechiamo in questo locale alle spalle della piazza principale. In estate il forno a legna alza di parecchi gradi la temperatura della sala interna e rende quasi obbligatorio accomodarsi all’esterno su delle panche di legno come quelle usate durante le sagre che qui si svolgono durante l’anno. Quindi bisogna essere consapevoli di non voler pretendere chissà quali comodità e bisogna accettare di vedere planare, di tanto in tanto, dei piccoli moscerini, essendo i tavoli sovrastati da alcuni degli alberi che arricchiscono la città.
Mentre sfoglio l’interessantissimo menù con un occhio leggo e con l’altro osservo le pizze che arrivano agli altri tavoli. Quindi al momento dell’ordinazione, avendo visto delle pizze più piatte e con una cottura più accentuata, chiedo espressamente di averne una più “Napoletana”, del tipo di quelle viste sulla pagina Facebook del locale.
A questo punto la ragazza ci dice che averle uguali a quelle viste sulla pagina non sarebbe stato possibile in quanto il Pizzaiolo titolare, proprio stasera, non è presente per degli impegni inderogabili.
Sinceramente, quando ho sentito queste parole, mi sono quasi sconfortato ma fortunatamente il secondo pizzaiolo si è impegnato per assecondare la nostra richiesta e ci ha fatto arrivare un prodotto finito che ha saputo esaltare sia l’impasto sia gli eccellenti ingredienti di condimento.
Quegli ingredienti dei quali si scopre la dettagliata provenienza dalle due pagine del menu ad essi dedicate; così come, in un’altra pagina, si scopre l’appartenenza all’ “Alleanza Slow Food Cuochi e Pizzaioli” e l’utilizzo dei “Presidi Slow Food”, dell’ “Arca del Gusto” e della “Comunità del Cibo di Territorio”; e non per ultimo si scopre la filosofia di Giovanni Civitillo che si dedica con amore alla sua missione di tornare ai prodotti autentici della tradizione contadina; e per finire, nella prefazione, una pagina è dedicata agli impasti che il martedì ed il venerdì’ sono fatti, al posto della “Bio Tipo 0”, con farine di grani antichi locali, di varietà Risciola e Senatore Cappelli. Per la lunga lievitazione viene utilizzato sapientemente il lievito madre in modo da ottenere un impasto gustoso e leggero evitando completamente quell’effetto “panosità” che spesso si incontra nel suo utilizzo.
Tra le tante interessanti proposte scegliamo quasi obbligatoriamente una Pizza “Matesina” fatta con i rinomati Funghi Porcini locali, la Salsiccia paesana al finocchietto e il Caciocavallo del Matese della “Masseria Placido di Cusano Mutri”.
e una Pizza “Cotechino Corallino del dottor Dino” fatta con appunto il Cotechino Corallino (così chiamato per la particolare colorazione che assume aggiungendo nell’impasto il peperone rosso) prodotto dalle Masserie Masella di Cerreto Sannita, la Papaccella Napoletana prodotta dall’ Azienda Agricola Vincenzo Egizio di Brusciano e la Stracciata di Caciocavallo del Matese dell’ “Azienda zootecnica Maturo di Pietraroja”.
Riuscitissimi accostamenti che invogliano a ritornare per scoprirne altri e soprattutto per scoprire “la mano” di Giovanni, il pizzaiolo titolare. Nel frattempo, prima di andare via, non ho resistito e ho ordinato un bellissimo tagliere di Salumi locali e due crocchè artigianali fatti con la Patata interrata del Matese.
Inutile girarci intorno, quì la qualità c’è, si vede e soprattutto si sente!
Pizzeria Millenium
Via Orticelli, 56
82033 Cusano Mutri (BN)
Tel 0824862014
Pagina Facebook Millenium
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